domenica 27 novembre 2011

Governo di crisi.

Nella foto: Mario Monti, nel 1912, alla guida del Titanic. Un secolo dopo, nulla è cambiato.

E insomma, sveglia popolo: è crisi! Lo è per davvero stavolta. Adesso non basta più essere ottimisti, guardare alla Grecia che sta peggio di noi (potere degli italiani: quando un italiano ha l'artrite, guarda un handicappato in sedia a rotelle e si tira su di morale), dire che è tutta propaganda giornalistica. Adesso le cassandre non sono più cassandre, serve coesione nazionale - e non è un caso che la Lega abbia deciso di rimanerne fuori.

Tutti gli altri gli hanno garantito la fiducia. Di Pietro, l'uomo immune da qualsiasi tipo di potere forte e di ogni sorta di congiuntivo, ha dichiarato che la sua non è una fiducia al buio. La posizione dell'IdV è come quella di una donna che non te la da ma ti permette il bukkakè. Casini invece ha dato piena fiducia al governo montiano, ma si sa, Casini è un uomo di fede (funziona così, con gli uomini di fede: credono che esista un uomo invisibile, che tutto sa e tutto vede, che è onnipotente, e che se gli gira il cazzo, ti sommerge sotto quintalate di pioggia; figurarsi se non credono in Monti!)

(Casini mi piacerebbe vederlo vestito da drag queen. Alla cerimonia di ordinazione di nuovi cardinali. Scusatemi, è una cosa mia.)

Il Pd e il Pdl, messo da parte Berlusconi e il berlusconismo, sono tutti d'accordo e si danno i bacetti nel corridoio del Transatlantico. Beati loro, che hanno la faccia come il culo!

Ma tutto questo è fatto perchè c'è crisi. C'è crisi nel reparto manifatturiero. C'è crisi nell'edilizia. C'è crisi nel tessile. E da quando ho le emorroidi, c'è crisi anche nel mio ano. Comprendo l'emergenza.

Ma a tutto c'è un limite! Perchè non si può vedere la nomina di Corrado Passera come Ministro dello Sviluppo, alle Infrastrutture e ai Trasporti. Eccheccazzo!! Passera!! Colui che ha gestito le poste italiane, mandando a casa 20.000 persone? Colui che ha gestito Alitalia portandola a quella barzelletta della Cai (che poi s'è ciucciato assieme a Colaninno)? Voi direte: quel Corrado Passera?? Uno ce n'è... E adesso fa il cavaliere di grand'ordine per la fuoriuscita dell'Italia dalla crisi. Le analogie di questo governo con il capitano del Titanic, si sprecano.

Questo è il governo delle banche e dei banchieri. Ovvero: coloro che ci hanno portato alla crisi. Insomma, prima hanno spolpato il pollo, adesso vogliono pure cucciare il midollo delle ossa. Niente di nuovo sotto il sole quindi: cambiano i cazzi, ma i culi son sempre i nostri.

domenica 11 settembre 2011

Quelle torri là, in quella città, dieci anni fa

Finalmente, ecco una ricorrenza in cui si può parlare di morti senza che siano santi, martiri o conduttori televisivi la cui salma è stata trafugata. Non so voi, ma io ne sentivo il bisogno. (Se Mike Bongiorno fosse morto nell'attentato dell'11 settembre, nessuno avrebbe in seguito trafugato il suo corpo. Se Raimondo Vianello fosse morto nell'attentato dell'11 settembre non avremmo visto qualcuno sorridere incautamente al suo funerale. A volte basterebbe tanto poco per credere che la nostra società sia sana...)




Tutti ricordiamo cosa stavamo facendo l'11 settembre di dieci anni fa. Anch'io. Ma continuano ad essere cazzi miei.



Era il primo pomeriggio. Ero appena tornato dal lavoro. Dormivo. Mia madre mi sveglia e mi fa:
“Sono crollate le Torri Gemelle!”
“Tutte e due?”
“Sì,” mi spiega, “sono omozigote.”



Non siamo ipocriti: tutti noi siamo rimasti colpiti da ciò che è successo; ma coloro che erano all'interno delle Twin Towers un po' più di noi. È una questione di prospettive. Molti si sono espressi sul fatto che la manovra compiuta dai dirottatori era assai difficoltosa da compiere e che bisogna essere piloti esperti per poter far virare in tal modo e in così poco spazio aerei così grandi come i Boeing utilizzati. Se i dirottatori fossero sopravvissuti, adesso non avremmo Alonso alla guida della Ferrari. Un terzo aereo ha colpito il Pentagono, facendone collassare un settore. Da allora, risulta impossibile calcolarne l'area. E che dire dell'aereo che cadde in Pennsylvania? Pessimo atterraggio di emergenza.



Gli attentatori (secondo la tradizione araba del martirio) dovrebbero adesso essere nell'aldilà, accompagnati da 72 vergini contro le quali si schiantano quotidianamente. Evidentemente, prima di compiere l'attentato, nessuno gli ha parlato di Las Vegas.



(Sia chiaro, non è credibile che gli attentatori si trovino adesso in compagnia di 72 vergini. Non dopo tutti questi anni almeno. Sono fanatici, mica coglioni!)



Non ve l'ho raccontata giusta. Il giorno in cui crollarono le due Torri, io mi stavo masturbando. Dal soggiorno mia mamma mi gridò:

“Andrea, è successo un fatto gravissimo! Vieni subito!”
Ho obbedito.
Non è stato un bel gesto da parte mia: unire sperma e morte è una cosa che nemmeno la necrofilia può giustificare. Ancora oggi, ogni volta che mi masturbo mi assalgono i sensi di colpa e devo correre a confessarmi. Per guadagnare tempo, a volte mi masturbo direttamente nel confessionale. Il parroco è contento.



(Faccio spesso battute sull'11 settembre. Ogni volta che un americano se ne lamenta – non che ce ne siano veramente, ma nella mia fantasia sono persone che adorano farsi la doccia spalmandosi con la salsa del Big Mac – ricordo le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, senza dimenticare le atrocità del Vietnam, Allende e Pinochet, Panama... Non sei ancora pari, America America...)



Giocate i seguenti numeri sulla ruota di Venezia: 11 09 20 10. Non usciranno mai, ma se dovesse succedere non sentitevi in colpa quando andrete a ritirare la vincita: ci sono banche e aziende che su tale tragedia, ci hanno lucrato molto più di voi.

sabato 13 agosto 2011

Meglio essere poveri



Nella foto: una drammatica seduta di Piazza Affari.


In questi giorni in cui le Borse mondiali sono crollate, il mio pensiero non va ai poveri, ma ai ricchi. Pensateci bene: oggi essere poveri conviene! Quandi i mass media ci raccontano che sono stati bruciati quantità abnormi di miliardi di euro, ventilando che stiamo perdondo tutto, i poveri possono solo alzare le spalle e sbuffare, perchè loro da perdere non hanno un bel niente. I ricchi, invece, quelli sì che ne hanno di cose da perdere: i loro agi e i loro stravizi (leggi: andare a puttane), le loro ville e i loro yacht (leggi: festini con puttane), devono vendere l'ultimo bolide o l'ultimo modello di SUV (servono per andare a puttane). I ricchi non possono perdere tutto: hai bisogno di soldi per poter chiamare tuo figlio Nathan Falco, perchè se perdi il tuo status quo diventi solo un coglione che ha dato a suo figlio un nome del cazzo.


(Un elenco non definitivo di nomi idioti dati dai ricchi ai loro figli: Oceano, Chanel, Ever Imre, Yari, Ireland, Salome Violetta, Maelle, Anna Lou, Brando, Aurora Sophie, Liala. Crescendo, questi bambini invidieranno gli orfani.)


Negli ultimi anni, ho investito tutto nelle azione della Scottex. Così adesso non mi arrabbio più di tanto quando il mio commercialista mi dice che con quelle azioni posso pulirmici il culo. Ho i miei anticorpi.


(Questa battuta l'ho creata per la prima volta nel 2008. Funziona ancora. E' bello vedere che il mondo è popolato di esperti dell'alta finanza che non ci stanno capendo più un cazzo.)


Non tutto il male viene per nuocere. Ci sono anche degli aspetti positivi. Questa crisi dà l'opportunità a persone che (come me) non ci capiscono molto di economia di infilare nelle loro frasi la parola "Nasdaq".


(Quando il 29 ottobre 1929 avvenne quello che viene chiamato il Martedì Nero, crollò un intero sistema, ma non la voglia di fica. Per questo suggerisco di quotare in Borsa la maggior parte dei siti porno.)


Bando agli scherzi, una soluzione c'è: quotare in borsa la cocaina. Quale miglior risposta! Le conseguenze positive non tarderebbero a concretizzarsi. Prima conseguenza: la Colombia diventerebbe la prima potenza mondiale. Seconda conseguenza: ad ogni sniffata, più 0,1% dell'indice MibTel. Terza conseguenza: presidente degli azionisti sarebbe Kate Moss, che troverebbe finalmente un lavoro. E poi l'economia avrebbe un rimbalzo notevole e tutto si sistemerebbe. E' proprio vero: le soluzioni che non vedi sono proprio quelle che hai sotto al naso.


Negli ambienti bancari, intanto, serpeggia il panico. Oggi ho visto un ragioniere di cassa venire internato per aver pronunciato la parola "obbligazioni".


Credetemi, in questo momento è meglio essere poveri. Lo dice anche la Bibbia, i cui celebratori sono notariamente degli ottimi esperti di transazioni finanziarie.



mercoledì 10 agosto 2011

Nuovissimo metodo zanzaricida

Zanzare: ce ne sono talmente tante che ormai donano il sangue persino gli anemici.



Il problema delle zanzare può finalmente trovare una soluzione definitiva e drastica. Ho elaborato (dopo due mesi di continue e fastidiose punture) un metodo infallibile per l'eliminazione di questo fastidiosissimo insetto. Un metodo che non esisterei definire eco-sostenibile: avvelenare il proprio sangue. E' il metodo più efficace, in quanto le zanzare berranno il nostro sangue avvelenato e stramazzeranno in pochi minuti. Mi chiedo come ho fatto a non pensarci prima!


Per metterlo in pratica vi servono le seguenti cose: 300 milligrammi di aconitina; 40 grammi di polvere di cadmio; una siringa.


Posologia: inserire la polvere di cadmio nella siringa, diluire con l'aconitina e quindi iniettarsi il tutto nel braccio destro, tramite endovena. L'iniezione deve avvenire di sera, dopo aver spalancato tutte le finestre ed essersi legato al collo una lampadina da 150 Watt, rigorosamente accesa. Le zanzare saranno attirate dalla luce e dall'odore del vostro sangue, vi pungeranno e moriranno peggio che con l'ammazza-zanzare!


(Sarebbe utile che voi evitaste - per la prima ora e mezza circa - di morire per avvelenamento da cadmio. Il tempo necessario per uccidere quelle 10/15 meglio se 20 fastidiose creature. Perchè, come saprete, le zanzare sono attratte dal sangue caldo, e quindi se mi stramazzate prima, addio soluzione! Resistete!)


Qualcuno potrebbe obiettare che esistono altri metodi, come ad esempio la disinfestazione. Ebbene, negli USA hanno dimostrato che anni di DDT spruzzato sulle bestiacce hanno fatto sì che queste lo sintetizzassero, finendo per nutrirsi di rifiuti tossici. Qualcosa di simile, è successo a me con il mio cane: gli ho dato da mangiare il chappy per così tanti anni, che adesso fa l'operaio alla Manzotin. Dice che gli piace la sua indipendenza. Ora, quando lo invito a girarsi sulla schiena e farsi grattare la pancia, mi manda affanculo e preferisce farsela grattare dal suo commercialista. Da quando è in affari, vede il resto del mondo animale come una multiproprietà da rifilare agli idioti.

martedì 28 giugno 2011

DNA volatili


Oggi, mentre rammendavo i calzini, mi sono accorto che – per un movimento improvvido della mano destra – avevo modificato il mio DNA. È stato quando l'ago con cui rammendavo mi si è infilato nell'indice della mano destra, finendo per creare un rapporto acciaio-sangue-epidermide che ha portato al mescolamento di una delle sequenze del mio codice genetico. Un incidente. Alquanto bizzarro, se si pensa che io sono maestro in due attività: rammendare calzini (appunto) e fare il nodo alla proboscide degli elefanti (in quei rari casi in cui vogliono apparire eleganti). Ma io divago, e dovete perdonarmi: la faccenda mi ha turbato. Perché so che le modificazioni del DNA possono portare a delle conseguenze terribili.

Come per Casini: la cui metamorfosi del codice genetico l'ha portato ad essere un integralista cattolico che crede fermamente nei valori della famiglia pur essendo divorziato e risposato.

Come Fini: che gioca a fare l'antiberlusconiano dopo che per 17 anni è stato alla corte di Re Silvio; e che gioca a fare il moderato mentre nel contempo riesuma nei suoi discorsi valori tanto cari al Ventennio.

(O come coloro che – per delirio antiberlusconoide – dicono che, tutto sommato, adesso è pur sempre meglio Fini e Fini gli sta quasi quasi bene.)

Come Mastella, che ormai è arrivato al punto di riuscire a cambiare il suo DNA a piacimento ogni 2-3 anni o giù di lì.

O come il campione dei campioni, il peso massimo per eccellenza: Capezzone! Solo tre anni fa (ricordate?) il buon Daniele era nelle file dei radicali e portava avanti le seguenti battaglie:
- a favore dell'Eutanasia (tuonando contro il Vaticano talebano);
- a favore della ricerca su embrioni e cellule staminali (idem come sopra);
- a favore dell'aborto (che ve lo dico a fa'?);
- per la legalizzazione delle droghe leggere.

Ma le metamorfosi del DNA sono bastarde, bastardissime. E così, in men che non si dica, ci troviamo di fronte ad un nuovo modello di Capezzone, un essere che fisicamente è uguale ma che intimamente è totalmente diverso. E che ora:
- è contro l'eutanasia;
- è contro la ricerca su embrioni e cellule staminali;
- fa pappa e ciccia col Vaticano;
- tuona contro l'aborto;
- della legalizzazione delle droghe leggere neanche a parlarne (sta con Giovanardi, ora...)
Non è più Capezzone, è il cardinal Bagnasco in incognito.

Con tutti questi esempi, capirete il mio terrore quando mi sono accorto di essermi incautamente modificato il DNA. Potrei diventare qualsiasi cosa: un prete pedofilo, un attore porno (magari!), un idraulico padano xenofobo e omofobo simpatizzante della Lega (oh, no.. no...), un cretino (vabbeh, capirai...), una quota latte, una digressione semiseria di Marco Travaglio.

Speriamo di no, ma rischio grosso e lo so. Per il momento, mi sono tramutato in un essere nevrotico che scrive pezzi ticchettando su una tastiera. Non è cambiato molto.

Torno a rammendare calzini.

martedì 10 maggio 2011

Morte di un artista ingiustamente sottovalutato.

Morto bin Laden. Suicidi di massa nel reparto audiovisivi di Trony. (E Spinoza.it mi può ben fare una pippa.)

Osama bin Laden è morto. Nel silenzio pù assoluto dei media, senza che nessuno gli dedicasse un "coccodrillo", un elogio funebre, un articolo celebrativo. L'oblio è calato su questo artista arabo capace di ridare lustro ad un genere, l'invettiva ironica, che nel corso degli anni aveva perso il suo appeal sul pubblico. Come dimenticare la sua opera più importante, la celeberrima "L'America è il Grande Satana" in cui si può apprezzare tutto il suo gusto per l'umorismo e per l'accentuazione assurda; nella recitazione strizza l'occhio ai grandissimi, come al Charlie Chaplin de "Il Grande Dittatore" o i Fratelli Marx de "La guerra lampo". Capacità interpretative di questo livello non sono vedono molte in giro, oggigiorno. Questo artista ci mancherà.

(Per anni, Osama ha cercato di piazzare sue istallazioni alla Biennale di Venezia, ma ha ricevuto solamente sonori rifiuti. Gli organizzatori non gli hanno mai perdonato un passo falso giovanile: quel breve video porno girato con 72 vergini.)

Nel suo computer, un testamento commovente: in un video privato, Osama confessa ad un familiare quanto gli sarebbe piaciuto, una volta resa bianca dal tempo la sua barba, fare la controfigura di Babbo Natale.

Nel frattempo, il noto deejay iraniano Ahmadinejad ha dichiarato di essere al lavoro sul remix di un'altra sua celeberrima invettiva: "Israele sarà rasa al suolo!" Speriamo che questa riscoperta postuma basti a ridare i giusti meriti ad un artista, in vita, ingiustamente sottovalutato.