sabato 27 dicembre 2008

Ma andate a fare il Natale tutti quanti!


E così, anche quest'anno è arrivato il Natale. Peccato! Speravo nella RU486...

L'Immacolata Concezione è avvenuta l'8 dicembre, il 25 la nascita del pargolo. 17 giorni! La gestazione della Madonna è più rapida di quella delle femmine di ratto. Per non parlare delle doglie...

Se il fatto che Gesù sia sceso fra noi vi irrita, non preoccupatevi: quattro mesi di pazienza.

"Ma Gesù era il figlio di Dio! Ha fatto miracoli!" dirà indignato il fondamentalista cristiano. Miracoli, certo... E le conseguenze???

Gesù ha ridato la vista ad un cieco, che subito ha perso la pensione di invalidità.

Gesù ha resuscitato Lazzaro, con somma gioia della moglie, che si era già spesa buona parte dela riscatto dell'assicurazione sulla vita. Per coprire le spese del funerale.

Gesù ha trasformato l'acqua in vino, con somma delusione dei partecipanti alle nozze, che avevano chiesto un Sex on the Beach.

Mosè e Gesù hanno le acque in comune: Mosè le divise, Gesù vi camminò sopra. Tutto sto casino per non fare la fgura di quelli che non sanno nuotare?!?

Gesù è entrato nel tempio e ha rimproverato i mercanti, gridando: "Non potete venerare Dio e il denaro!"
Chissà cosa ne penserebbe oggi dell'otto per mille...

Durante la Messa di Natale, dopo la benedizione Urbi et Orbi, Benedetto XVI (aka Lady Benedict) ha dichiarato che "la solidarietà aiuterà in questa crisi la nostra cara Italia."
D'accordo, Ratzi, cominciate voi col dare il buon esempio: pagate le tasse.

(Questo fa del Papa l'amministratore delegato dell'unica azienda mondiale che, a fronte di intrioti enormi, evade le tasse legalmente.)

E' stato comunque un Natale duro: parto podalico.

Il mostro. Satira bastarda. Un dovere sociale.

venerdì 5 dicembre 2008

Sgombero del laboratorio Fuo.Co e comunicato del Collettivo di Scienze Politiche

Dopo quasi un anno dall’ultimo sgombero, ieri 3 dicembre, come attivisti del Collettivo scienze politiche- Laboratorio Fuo.Co. abbiamo occupato uno stabile in disuso da cinque anni, in Via Beato Pellegrino 204, di proprietà del Comune di Padova, per dare spazio ai nostri progetti di inchiesta, autoformazione a ricerca sulle nuove forme di controllo sociale e le politiche securitarie che sempre più governano le nostre città e le nostre vite. Il sindaco Zanonato, nonostante le nostre ripetute e continue richieste di dialogo e di apertura di un tavolo di trattativa sulla questione degli spazi, non si è nemmeno degnato di comunicare con noi ed ha firmato questa mattina un’ordinanza di sgombero dello stabile che abbiamo occupato.



Alle 13 sono arrivati una decina di agenti DIGOS che, senza nessun preavviso nè spiegazione, ci hanno aggredito a calci e pugni, trascinandoci fuori e costringendoci a uscire dallo stabile. A sgombero avvenuto è arrivato un vigile urbano che, “tempestivamente”, ha notificato lo sgombero mentre sopraggiungeva una camionetta della celere. Subito dopo ci siamo diretti verso palazzo Moroni, sede del Comune di Padova, per chiedere spiegazione dell’improvviso e violento sgombero. Sul luogo si trovavano già diversi agenti DIGOS e due volanti della polizia. All’interno del cortile, la polizia coadiuvata da zelanti vigili urbani, manganelli alla mano, ci ha respinto sul cancello placcando e fermando un nostro compagno. Abbiamo subito e con forza dato vita ad un presidio molto determinato a richiedere la liberazione del nostro compagno fermato, venendo ripetutamente caricati dalla polizia e dal reparto celere arrivato dalla Questura. Nelle cariche sono stati coinvolti anche passanti inermi che tornavano dalla spesa al mercato e quattro studentesse che hanno riportato ferite e contusioni alla testa e alle braccia con prognosi tra gli 8 e i 10 giorni, tra cui una ancora in osservazione in ospedale.



Denunciamo con forza chi ancora una volta dimostra di utilizzare le forze di polizia per trincerarsi dietro questioni di ordine pubblico invece che affrontare le reali esigenze della città che amministra. Denunciamo l’estrema gravità del comportamento del sindaco Zanonato, completamente sordo alle richieste di spazi di agibilità da parte degli studenti e dei precari, un sindaco che dimostra in ogni ambito la propria deriva repressiva e poliziesca attraverso politiche securitarie, militaresche nelle strade e polizia per schiacciare ogni forma di conflitto e mobilitazione nella città.



Noi la crisi non la paghiamo



Il FUO.CO. non si spegne



Laboratorio FUO.CO. - Collettivo Scienze Politiche – Fuxia block