Chiusi in una stanza sigillata, con le pareti d’acciaio.
All’angolo destro, Silvio Berlusconi, candidato del Partito delle Libertà, Cavaliere del Lavoro, imprenditore, conflitto di interessi, psiconano, l’uomo che dice dice e dice e poi non fa.
All’angolo sinistro (ma se ne tiene un po’ distante, come per paura di vedere l’ombra del suo avversario, il sadico Bertinotti), Walter Veltroni, candidato del Partito Democratico, uomo di cultura, il JFK italiano (nel senso dell’aeroporto, perchè da lui passa chiunque), che candida cani e porci (pettinando i cani e lavando i porci), che ha una soluzione per tutti eppure non ha ancora trovato una nuova colf che gi stiri le mutande.
DIN DIN DIN!
ED E’ INIZIATO IL MATCH!
La stanza è corredata di oggetti contundenti, ma Berlusconi si avvicina a Veltroni. Per le mani ha una cordata per l’Alitalia, ed usa quindi un gruppo di imprenditori italiani per aggredire il candidato avversario.
Veltroni ribatte con un Colaninno qualunque raccattato al pavimento.
Ma Berlusconi risponde abolendo l’Ici e Veltroni comincia già a sanguinare alla fronte.
Presa di forza dei sondaggi da parte di entrambi, ma Berlusconi infligge un 6% in più rispetto all’avversario e sembra avere la meglio quando...
DIN DIN DIN!
Finisce il primo round, appannaggio del leader del Partito delle Libertà.
Punteggio:
Berlusconi 55%
Veltroni 45%
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