In settimana è avvenuta la conversione al cattolicesimo dell'ex musulmano Magdi Allam. Non male, ma l'avrei apprezzata di più se il commento fosse stato affidato a Nando Martellini.
"CAMPIONI DEL MONDO!"
Tutta un'altra musica, no?
Una conversione religiosa è un aspetto intimo e personale di un individuo, che dovrebbe svolgersi all'ombra della propria coscienza e non nei lustrini della spettacolarizzazione. Altrimenti, tanto vale convertirsi da McDonald's, così si ha pure lo sponsor! In molti stentano a cogliere questo aspetto: anche Michele Serra (che tiene una rubrica sul Venerdì di Repubblica, quello che inizi a leggerlo il venerdì e lo finisci domenica, con la sensazione di essere perennemente in ritardo) afferma di non sentirsela di ironizzare su un percorso personale come quello di Magdi Allam. Ma è questo il punto: personale! Si ironizza eccome se Magdi Allam non perde occasione di farsi strumentalizzare per una scelta che non è dimensione del pubblico, ma dello stretto privato! Nasce il sospetto: quale operazione dietro a questa conversione in mondovisione? (A proposito, l'avete visto il Papa? Sembrava sempre sul punto di festeggiare l'evento facendo il Moonwalk di Michael Jackson...) C'è un chiaro messaggio di sfida al mondo islamico con questa esposizione mediatica. E grazie, Allam, era proprio quello di cui avevamo bisogno.
Prossimamente:
La mia conversione al vouyerismo.
In mondovisione, attraverso il buco della serratura.
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