Sì è sposato l'uomo più grasso del mondo!!!
(Uso lo stesso entusiasmo utilizzato del giornalista di Studio Aperto, che ne parla come se si trattasse di un evento storico...)
Per convolare a nozze, è arrivato a perdere fino a 200 chilogrammi!
Benedetto ragazzo... non lo sa che il matrimonio fa ingrassare?
lunedì 27 ottobre 2008
sabato 25 ottobre 2008
La cosa - fascista - tornata su questo mondo
dal sito www.governo.it (http://rassegna.governo.it/rs_pdf/pdf/JMS/JMSRA.pdf)
(In corsivo e tra parentesi: considerazioni mie...)
"INTERVISTA A COSSIGA «Bisogna fermarli, anche il terrorismo partì dagli atenei» di ANDREA CANGINI
ROMA - Presidente Cossiga, pensa che minacciando l`uso della forza pubblica contro gli studenti Berlusconi abbia esagerato?
«Dipende, se ritiene d'essere il presidente del Consiglio di uno Stato forte, no, ha fatto benissimo.
Ma poiché l'Italia è uno Stato debole, e all'opposizione non c'è il granitico Pci ma l'evanescente Pd, temo che alle parole non seguiranno i fatti e che quindi Berlusconi farà una figuraccia».
(Ha fatto talmente bene che il giorno dopo sì è addirittura smentito da solo... Ma continuate a leggere, che poi l'intervista migliora!)
Quali fatti dovrebbero seguire?
«Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno».
(Ho già un brivido che mi corre lungo la schiena...)
Ossia?
«In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito...».
(Ah, meno male.. ci sono categorie che possono vivere e rimanere incolumi dunque...)
Gli universitari, invece?
«Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città».
Dopo di che?
«Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri».
Nel senso che...
«Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano».
(Queste tre le accorpo in un unico commento: si chiama strategia della tensione. E così si fermerrebbe il terrorismo? E' stata proprio questa la miccia che l'ha alimentato. Visto che tutti venivano considerati criminali, qualcuno ha ben pensato che saltare dall'altra parte non era poi questo gran salto! Passano gli anni ma Cossiga rimane sempre un macellaio del dissenso!)
Anche i docenti?
«Soprattutto i docenti».
(Chi non riga dritto, spacchiamo teste insomma. Dev'essere scritto nella Costituzione, no? No.)
Presidente, il suo è un paradosso, no?
«Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!».
(No, il suo non è un paradosso... Ahinoi...)
E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere? «In Italia torna il fascismo», direbbero.
«Balle, questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio».
(Balle! Questa è la ricetta fascistoide: menare e castrare la rivolta e il dissenso!)
Quale incendio?
«Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornerà a insanguinare le strade di questo Paese. E non vorrei che ci si dimenticasse che le Brigate rosse non sono nate nelle fabbriche ma nelle università. E che gli slogan che usavano li avevano usati prima di loro il Movimento studentesco e la sinistra sindacale».
(A distanza di anni, Cossiga cerca ancora di giustificare una fallimentare politica liberticida mentre era al ministero degli Interni. Ma non può farlo con tanta disinvoltura. Nessuno si ricorda più i carri armati? Nè tanto meno i poliziotti che potevano sparare? Secondo voi, chiedo, cosa ha alzato la tensione in quegli anni?)
E' dunque possibile che la storia si ripeta?
«Non è possibile, è probabile. Per questo dico: non dimentichiamo che le Br nacquero perché il fuoco non fu spento per tempo».
(No, le Br nacquero perchè qualcuno - torno a ripetere: strategia della tensione - ha soffiato su quel fuoco. L'ha fatto divampare. E quel qualcuno si chiamava... aspetta, fatemi memoria... ah sì... Fancesco Cossiga himself!)
Il Pd di Veltroni è dalla parte dei manifestanti.
«Mah, guardi, francamente io Veltroni che va in piazza col rischio di prendersi le botte non ce lo vedo. Lo vedo meglio in un club esclusivo di Chicago ad applaudire Obama...».
(E fin qui...)
Non andrà in piazza con un bastone, certo, ma politicamente...
«Politicamente, sta facendo lo stesso errore che fece il Pci all'inizio della contestazione: fece da sponda al movimento illudendosi di controllarlo, ma quando, com'era logico, nel mirino finirono anche loro cambiarono radicalmente registro. La cosiddetta linea della fermezza applicata da Andreotti, da Zaccagnini e da me, era stato Berlinguer a volerla... Ma oggi c`è il Pd, un ectoplasma guidato da un ectoplasma. Ed è anche per questo che Berlusconi farebbe bene ad essere più prudente».
(Insomma, Cossiga ci dice che Berlusoni deve essere più prudente per attendere il momento giusto per massacrare docenti e studenti riottosi solo quando l'opinione pubblica sarà tutta dalla sua parte. Mi ricorda un certo Licio Gelli e la sua P2, non so perchè...)
State accorti ragazzi, antenne belle tese...
La cosa fascista sta tornando su questo mondo!
(In corsivo e tra parentesi: considerazioni mie...)
"INTERVISTA A COSSIGA «Bisogna fermarli, anche il terrorismo partì dagli atenei» di ANDREA CANGINI
ROMA - Presidente Cossiga, pensa che minacciando l`uso della forza pubblica contro gli studenti Berlusconi abbia esagerato?
«Dipende, se ritiene d'essere il presidente del Consiglio di uno Stato forte, no, ha fatto benissimo.
Ma poiché l'Italia è uno Stato debole, e all'opposizione non c'è il granitico Pci ma l'evanescente Pd, temo che alle parole non seguiranno i fatti e che quindi Berlusconi farà una figuraccia».
(Ha fatto talmente bene che il giorno dopo sì è addirittura smentito da solo... Ma continuate a leggere, che poi l'intervista migliora!)
Quali fatti dovrebbero seguire?
«Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno».
(Ho già un brivido che mi corre lungo la schiena...)
Ossia?
«In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito...».
(Ah, meno male.. ci sono categorie che possono vivere e rimanere incolumi dunque...)
Gli universitari, invece?
«Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città».
Dopo di che?
«Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri».
Nel senso che...
«Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano».
(Queste tre le accorpo in un unico commento: si chiama strategia della tensione. E così si fermerrebbe il terrorismo? E' stata proprio questa la miccia che l'ha alimentato. Visto che tutti venivano considerati criminali, qualcuno ha ben pensato che saltare dall'altra parte non era poi questo gran salto! Passano gli anni ma Cossiga rimane sempre un macellaio del dissenso!)
Anche i docenti?
«Soprattutto i docenti».
(Chi non riga dritto, spacchiamo teste insomma. Dev'essere scritto nella Costituzione, no? No.)
Presidente, il suo è un paradosso, no?
«Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!».
(No, il suo non è un paradosso... Ahinoi...)
E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere? «In Italia torna il fascismo», direbbero.
«Balle, questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio».
(Balle! Questa è la ricetta fascistoide: menare e castrare la rivolta e il dissenso!)
Quale incendio?
«Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornerà a insanguinare le strade di questo Paese. E non vorrei che ci si dimenticasse che le Brigate rosse non sono nate nelle fabbriche ma nelle università. E che gli slogan che usavano li avevano usati prima di loro il Movimento studentesco e la sinistra sindacale».
(A distanza di anni, Cossiga cerca ancora di giustificare una fallimentare politica liberticida mentre era al ministero degli Interni. Ma non può farlo con tanta disinvoltura. Nessuno si ricorda più i carri armati? Nè tanto meno i poliziotti che potevano sparare? Secondo voi, chiedo, cosa ha alzato la tensione in quegli anni?)
E' dunque possibile che la storia si ripeta?
«Non è possibile, è probabile. Per questo dico: non dimentichiamo che le Br nacquero perché il fuoco non fu spento per tempo».
(No, le Br nacquero perchè qualcuno - torno a ripetere: strategia della tensione - ha soffiato su quel fuoco. L'ha fatto divampare. E quel qualcuno si chiamava... aspetta, fatemi memoria... ah sì... Fancesco Cossiga himself!)
Il Pd di Veltroni è dalla parte dei manifestanti.
«Mah, guardi, francamente io Veltroni che va in piazza col rischio di prendersi le botte non ce lo vedo. Lo vedo meglio in un club esclusivo di Chicago ad applaudire Obama...».
(E fin qui...)
Non andrà in piazza con un bastone, certo, ma politicamente...
«Politicamente, sta facendo lo stesso errore che fece il Pci all'inizio della contestazione: fece da sponda al movimento illudendosi di controllarlo, ma quando, com'era logico, nel mirino finirono anche loro cambiarono radicalmente registro. La cosiddetta linea della fermezza applicata da Andreotti, da Zaccagnini e da me, era stato Berlinguer a volerla... Ma oggi c`è il Pd, un ectoplasma guidato da un ectoplasma. Ed è anche per questo che Berlusconi farebbe bene ad essere più prudente».
(Insomma, Cossiga ci dice che Berlusoni deve essere più prudente per attendere il momento giusto per massacrare docenti e studenti riottosi solo quando l'opinione pubblica sarà tutta dalla sua parte. Mi ricorda un certo Licio Gelli e la sua P2, non so perchè...)
State accorti ragazzi, antenne belle tese...
La cosa fascista sta tornando su questo mondo!
venerdì 24 ottobre 2008
Pubblico una mail che mi è arrivata
Sono una studentessa del liceo classico e linguistico Orazio di Roma e spero che questa e-mail venga letta non solo da tutti gli studenti dell'Orazio ma anche da studenti provenienti da altre scuole, in quanto TUTTI dovrebbero sapere quello che sta succedendo e indipendentemente dal tipo di scuola che si frequenta, che sia liceo o istituto, indipendentemente dall'orientamento politico e dalla voglia di studiare che uno ha, bisognerebbe conoscere bene i provvedimenti attuati dal ministro Gelmini e le conseguenze che questi porteranno. Molti studenti hanno infatti manifestato il 10 e il 17 ottobre, molti manifesteranno il 30 insieme ai docenti e ai sindacati e tanti parlano di occupazione delle scuole. Manifestazioni e occupazioni sono l'unico modo che abbiamo di esprimerci ma putroppo gli studenti NON SANNO: ci deve essere quindi una sensibilizzazione riguardo ai cambiamenti dell'istruzione, bisogna sapere perchè si protesta e come. Questo è il motivo per cui scrivo questa e-mail sperando che giri il più possibile.I provvedimenti principali attuati dal ministro Gelmini che riguardano i licei e gli istituti sono:
-il voto in condotta farà media e si prevede quindi con un 5 in condotta automaticamente la bocciatura.
(questa brutta deficiente ritiene che sia un'arma contro il bullissimo senza capire che alla violenza non si risponde con la repressione!)
-decreto fiscale: nell'articolo 7 bis è previsto che per la messa in sicurezza degli edifici scolastici sia assegnato un importo non inferiore al 5 per cento delle risorse periodicamente assegnate per il finanziamento del programma delle infrastrutture strategiche. Questo è un tentativo del governo di recuperare 7,832 mld di euro tagliandoli IN MANIERA MASSICCIA ALL’ORGANICO SCOLASTICO (che a casa mia significa meno fondi per le scuole...siccome già funzionano male, perchè non farle funzionare peggio...!)Le conseguenze del decreto fiscale sono classi più numerose, meno sostegno ai diversamente abili, scuole meno funzionanti, abolizione del tempo pieno. -Per acquisire o mantenere l’autonomia scolastica tutte le scuole devono avere una popolazione scolastica compresa tra 500 e 900 alunni nell’ultimo quinquennio (parametri ordinari previsti dal DPR n. 233/98). QUESTO RIGUARDA GLI STUDENTI DELL'ORAZIO E DEL NOMENTANO: si sta infatti attuando un 'ridimensionamento' delle due scuole che prevede che una parte delle succursali dell'Orazio ma anche della centrale sia unita con la succursale del Nomentano di casal Boccone. Ciò significa che quella scuola non sarebbe più nè liceo Orazio nè liceo Nomentano ma un istituto. Ma che istituto si può ottenere con una parte di liceo scientifico e una parte di liceo classico?!? I professori e i due dirigenti scolastici hanno espresso il loro parere negativo in merito, ma se la regione deciderà di attuare comunque i provvedimenti i docenti sono disposti a manifestare e ad organizzare dei sit-in davanti alle sedi.
La scuola non può più pagare l’incapacità dei governi di gestire le risorse pubbliche, per questo sin da subito abbiamo dato battaglia all’attuale governo e al decreto Gelmini. Il 30 ottobre 2008 si svolgerà lo sciopero nazionale (Roma appuntamento a Piazza della Repubblica ore 9,00.). Ma le manifestazioni non bastano! Tantissime scuole di Firenze, Pisa, Livorno e Lucca si sono già mobilitate per l'occupazione. A Roma è già occupato il liceo Mamiani e sono in lista i licei Tasso, Manara, Righi, Virgilio e Albertelli. Mi rendo conto che molti studenti hanno 'paura' e non sanno di cosa si tratti, ma L'OCCUPAZIONE o PRESIDIO PERMANENTE, E' UN 'INIZIATIVA NON VIOLENTA ORGANIZZATA IN QUANTO IL GOVERNO NON VUOLE ASCOLTARCI: IL NOSTRO UNICO SCOPO E' QUELLO DI COMBATTERE I DISAGI CHE LA SCUOLA ITALIANA PRESENTA. Per tutti quelli che credono che l'occupazione non servi a niente, rispondo che la mobilitazione scolastica è l'unica soluzione.
Ecco dieci buoni motivi:
1. NO ai tagli previsti dalla finanziaria, no ai tagli al personale docente e ATA
2. NO all’abbassamento di fatto dell’obbligo scolastico a 14 anni
3. NO alla reintroduzione del voto in condotta ai fini della bocciatura
4. NO al maestro unico
5. NO ai finanziamenti alle scuole private
6. PER un piano di investimenti straordinario per l’edilizia scolastica, la partecipazione all’interno delle scuole, e per migliorare la qualità dell’offerta formativa
7. PER la reintroduzione dell’obbligo scolastico a 16 anni, col progressivo innalzamento a 18 anni
8. PER la convocazione immediata del Forum delle associazione studentesche maggiormente rappresentative; gli studenti devono essere ascoltati
9. PER l’emanazione immediata di una circolare applicativa che, prevedendo una casistica precisa, impedisca l’utilizzo del voto di condotta come strumento di censura ai danni delle studentesse e degli studenti
10. PER una legge nazionale sul diritto allo studio, che abbatta la dispersione scolastica e renda possibile accedere ai saperi su tutto il territorio nazionaleGiovedì 23 ottobre nella sede centrale dell'Orazio si svolgerà l'assemblea d'Istituto: è importante la partecipazione di tutti! E' inutile rimanere a casa a dormire, dormi n'altro giorno!
Bisogna venire all'assemblea perchè si parlerà di questa possibile occupazione. E' importante che mandiate questa e-mail a tutti i vostri contatti, spargete la voce, l'informazione attraverso internet è l'unico modo per ottenere veramente qualcosa. Chiedo che la gente PARLI e si faccia avanti, che la gente protesti, manifesti, occupi! E chiedo anche agli studenti delle altre scuole di mobilitarsi ed occupare perchè 'TANTE SCUOLE INSIEME possono fare la differenza e far capire che ci siamo anche noi'.
-il voto in condotta farà media e si prevede quindi con un 5 in condotta automaticamente la bocciatura.
(questa brutta deficiente ritiene che sia un'arma contro il bullissimo senza capire che alla violenza non si risponde con la repressione!)
-decreto fiscale: nell'articolo 7 bis è previsto che per la messa in sicurezza degli edifici scolastici sia assegnato un importo non inferiore al 5 per cento delle risorse periodicamente assegnate per il finanziamento del programma delle infrastrutture strategiche. Questo è un tentativo del governo di recuperare 7,832 mld di euro tagliandoli IN MANIERA MASSICCIA ALL’ORGANICO SCOLASTICO (che a casa mia significa meno fondi per le scuole...siccome già funzionano male, perchè non farle funzionare peggio...!)Le conseguenze del decreto fiscale sono classi più numerose, meno sostegno ai diversamente abili, scuole meno funzionanti, abolizione del tempo pieno. -Per acquisire o mantenere l’autonomia scolastica tutte le scuole devono avere una popolazione scolastica compresa tra 500 e 900 alunni nell’ultimo quinquennio (parametri ordinari previsti dal DPR n. 233/98). QUESTO RIGUARDA GLI STUDENTI DELL'ORAZIO E DEL NOMENTANO: si sta infatti attuando un 'ridimensionamento' delle due scuole che prevede che una parte delle succursali dell'Orazio ma anche della centrale sia unita con la succursale del Nomentano di casal Boccone. Ciò significa che quella scuola non sarebbe più nè liceo Orazio nè liceo Nomentano ma un istituto. Ma che istituto si può ottenere con una parte di liceo scientifico e una parte di liceo classico?!? I professori e i due dirigenti scolastici hanno espresso il loro parere negativo in merito, ma se la regione deciderà di attuare comunque i provvedimenti i docenti sono disposti a manifestare e ad organizzare dei sit-in davanti alle sedi.
La scuola non può più pagare l’incapacità dei governi di gestire le risorse pubbliche, per questo sin da subito abbiamo dato battaglia all’attuale governo e al decreto Gelmini. Il 30 ottobre 2008 si svolgerà lo sciopero nazionale (Roma appuntamento a Piazza della Repubblica ore 9,00.). Ma le manifestazioni non bastano! Tantissime scuole di Firenze, Pisa, Livorno e Lucca si sono già mobilitate per l'occupazione. A Roma è già occupato il liceo Mamiani e sono in lista i licei Tasso, Manara, Righi, Virgilio e Albertelli. Mi rendo conto che molti studenti hanno 'paura' e non sanno di cosa si tratti, ma L'OCCUPAZIONE o PRESIDIO PERMANENTE, E' UN 'INIZIATIVA NON VIOLENTA ORGANIZZATA IN QUANTO IL GOVERNO NON VUOLE ASCOLTARCI: IL NOSTRO UNICO SCOPO E' QUELLO DI COMBATTERE I DISAGI CHE LA SCUOLA ITALIANA PRESENTA. Per tutti quelli che credono che l'occupazione non servi a niente, rispondo che la mobilitazione scolastica è l'unica soluzione.
Ecco dieci buoni motivi:
1. NO ai tagli previsti dalla finanziaria, no ai tagli al personale docente e ATA
2. NO all’abbassamento di fatto dell’obbligo scolastico a 14 anni
3. NO alla reintroduzione del voto in condotta ai fini della bocciatura
4. NO al maestro unico
5. NO ai finanziamenti alle scuole private
6. PER un piano di investimenti straordinario per l’edilizia scolastica, la partecipazione all’interno delle scuole, e per migliorare la qualità dell’offerta formativa
7. PER la reintroduzione dell’obbligo scolastico a 16 anni, col progressivo innalzamento a 18 anni
8. PER la convocazione immediata del Forum delle associazione studentesche maggiormente rappresentative; gli studenti devono essere ascoltati
9. PER l’emanazione immediata di una circolare applicativa che, prevedendo una casistica precisa, impedisca l’utilizzo del voto di condotta come strumento di censura ai danni delle studentesse e degli studenti
10. PER una legge nazionale sul diritto allo studio, che abbatta la dispersione scolastica e renda possibile accedere ai saperi su tutto il territorio nazionaleGiovedì 23 ottobre nella sede centrale dell'Orazio si svolgerà l'assemblea d'Istituto: è importante la partecipazione di tutti! E' inutile rimanere a casa a dormire, dormi n'altro giorno!
Bisogna venire all'assemblea perchè si parlerà di questa possibile occupazione. E' importante che mandiate questa e-mail a tutti i vostri contatti, spargete la voce, l'informazione attraverso internet è l'unico modo per ottenere veramente qualcosa. Chiedo che la gente PARLI e si faccia avanti, che la gente protesti, manifesti, occupi! E chiedo anche agli studenti delle altre scuole di mobilitarsi ed occupare perchè 'TANTE SCUOLE INSIEME possono fare la differenza e far capire che ci siamo anche noi'.
martedì 21 ottobre 2008
Brodo primordiale
Frima per Roberto Saviano - autore di "Gomorra"
Roberto Saviano è minacciato di morte dalla camorra, per aver denunciato le sue azioni criminali in un libro - "Gomorra" - tradotto e letto in tutto il mondo. E' minacciata la sua libertà, la sua autonomia di scrittore, la possibilità di incontrare la sua famiglia, di avere una vita sociale, di prendere parte alla vita pubblica, di muoversi nel suo Paese. Un giovane scrittore, colpevole di aver indagato il crimine organizzato svelando le sue tecniche e la sua struttura, è costretto a una vita clandestina, nascosta, mentre i capi della camorra dal carcere continuano a inviare messaggi di morte, intimandogli di non scrivere sul suo giornale, "Repubblica", e di tacere. Lo Stato deve fare ogni sforzo per proteggerlo e per sconfiggere la camorra. Ma il caso Saviano non è soltanto un problema di polizia. E' un problema di democrazia. La libertà nella sicurezza di Saviano riguarda noi tutti, come cittadini. Con questa firma vogliamo farcene carico, impegnando noi stessi mentre chiamiamo lo Stato alla sua responsabilità, perché è intollerabile che tutto questo possa accadere in Europa e nel 2008.
Potete firmare qui:
http://www.repubblica.it/speciale/2008/appelli/saviano/index.html#form
Potete firmare qui:
http://www.repubblica.it/speciale/2008/appelli/saviano/index.html#form
Clamoroso!
BERLUSCONI ELETTO PAPA!
La Cei cede i diritti della Bibbia a Mediaset
Con una mossa che ha lasciato stupito tutto il mondo, ierisera - martedì 13 ottobre 201? - è avvenuta la tanto attesa fumata bianca, che ha eletto come nuovo Pontefice Silvio Berlusconi, rinominato subito Unto I da Arcore. La cosa era più che sospettabile, data la diretta ininterrotta di 126 ore condotta dai giornalisti Bruno Vespa, Emilio Fede e Clemente J. Mimun, per l'occasione vestiti da maggiordomi.
Il Pontefice ha salutato la folla appena eletto, e ha subito fondato un partito, Il Cristianesimo delle Libertà (CdL - ricorda niente?), atto a distribuire il Vangelo a tutto il mondo, a 50 euri cadauno.
Qualcuno avrebbe fatto riferimento ad alcuni processi a cui il nuovo Pontefice sarebbe stato sottoposto in passato, ma Unto I da Arcore ha fatto sapere che risponderà a queste accuse con la sua prima enciclica, quasi del tutto pronta e dal titolo provvisorio Travallium me schifat.
Cambiato il Padre Nostro in Silvio nostro.
I card. Ruini e Bagnasco salvati dai rispettivi tentativi di suicidio. Perchè adesso anche l'eutanasia pare una buona prospettiva.
Comunicato sindacale
Salve, sono il blog ed è la prima volta che vi scrivo.
Se lo faccio è perchè la cosa è grave, per non dire critica. Le mie lamentele vertono su un dato fattuale ed incontrovertibile: qui non mi si lascia lavorare! Dite che esagero? Ma avete visto quan'è che non svolgo le mie funzioni? L'ultima volta che ho prestato i miei servigi sul posto di lavoro? Dal 9 ottobre scorso! Avendo un contratto atipico, vengo pagato a cottimo, e sono ben dodici giorni che, per tale motivo, non percepisco uno stipendio! La situazione è intollerabile!
Ho una famglia da mandare avanti.
Il linguaggio HTML sta diventando grande, e le spese di istruzione cominciano a costare parecchio. Il suo template ormai gli va stretto, ed ha bisogno di un nuovo template per poter andare in giro a testa alta con i suoi compagni di classe - specie quel linguaggio Java, un bulletto di periferia che non vi dico...
L'etichetta - mia moglie, ahimè - chiede sempre nuove apposizioni, l'ultima originale che sono riuscito a procurarle è quella splendida TodayNews che poi, colpa il datore di lavoro assenteista, ho dovuto cassare abbastanza in fretta.
Ci sono i link da pagare.
I post che necessitano di migliorie.
Insomma, io non vivo d'aria!
E intanto cosa fa quel fancazzista del mio padrone irresponsabile? Guarda film, ascolta musica, si trastulla con msn, ecco cosa fa!
E' ora per me di dire basta! O il lavoro, o si sciopera!
Decida lui.
Replica di Andrea Stivi: Pazienza, e il lavoro tornerà. C'è crisi un po' per tutti. Quanto ai template per il linguaggio HTML, gliene ho appena donato uno nuovo nuovo, come tutti possono vedere. E tra breve, ne arriva un suo completamento - così quel cazzone del linguaggio Java la smette una buona volta di fare il bulletto!
Se lo faccio è perchè la cosa è grave, per non dire critica. Le mie lamentele vertono su un dato fattuale ed incontrovertibile: qui non mi si lascia lavorare! Dite che esagero? Ma avete visto quan'è che non svolgo le mie funzioni? L'ultima volta che ho prestato i miei servigi sul posto di lavoro? Dal 9 ottobre scorso! Avendo un contratto atipico, vengo pagato a cottimo, e sono ben dodici giorni che, per tale motivo, non percepisco uno stipendio! La situazione è intollerabile!
Ho una famglia da mandare avanti.
Il linguaggio HTML sta diventando grande, e le spese di istruzione cominciano a costare parecchio. Il suo template ormai gli va stretto, ed ha bisogno di un nuovo template per poter andare in giro a testa alta con i suoi compagni di classe - specie quel linguaggio Java, un bulletto di periferia che non vi dico...
L'etichetta - mia moglie, ahimè - chiede sempre nuove apposizioni, l'ultima originale che sono riuscito a procurarle è quella splendida TodayNews che poi, colpa il datore di lavoro assenteista, ho dovuto cassare abbastanza in fretta.
Ci sono i link da pagare.
I post che necessitano di migliorie.
Insomma, io non vivo d'aria!
E intanto cosa fa quel fancazzista del mio padrone irresponsabile? Guarda film, ascolta musica, si trastulla con msn, ecco cosa fa!
E' ora per me di dire basta! O il lavoro, o si sciopera!
Decida lui.
Replica di Andrea Stivi: Pazienza, e il lavoro tornerà. C'è crisi un po' per tutti. Quanto ai template per il linguaggio HTML, gliene ho appena donato uno nuovo nuovo, come tutti possono vedere. E tra breve, ne arriva un suo completamento - così quel cazzone del linguaggio Java la smette una buona volta di fare il bulletto!
giovedì 9 ottobre 2008
Risposta a Io Non Sono Napoletano
Commentando il mio breve saggio sulla censura, Io Non Sono Napoletano scrive:
Mi oppongo alla censura quando punisce il libero pensiero di chi non mente.
Ultimamente a me sta capitando ancora di peggio. Di peggio perchè tocchiamo i limiti del surreale.
Ho un blog in cui sto scrivendo in modo cinico e sarcastico le caratteristiche dei napoletani. Ho scritto ovunque che sono pensieri miei. La cosa bella è la mole di minacce di denuncia che ricevo da parte di gente che si sente offesa (pur non nominando mai nessuno nello specifico ma sempre parlando in generale dei napoletani).
Mai visto gente più ridicola. Il camorrista spara difronte alla propria madre e il napoletano sta zitto e "non ha visto nulla", poi però si accaniscono contro uno che crea un blog che parla di loro (loro... loro chi? Si offendono solo quelli che hanno la coda di paglia... cioè quasi tutti a quanto pare).
Rispondo in maniera pacata all'utente, in quanto lui in maniera altrettanto pacata esprime le proprie considerazioni.
Anch'io ne ho un paio, e le esprimo giusto per tener fermi alcuni punti.
Prima considerazione.
Agitare lo spettro della censura per quello che ti è capitato mi sembra esagerato. Nessuno impedisce a te di scrivere ciò che vuoi, ma contrappone al tuo modo di pensare la napolitanità una critica feroce, durissima, alla quale però tu potresti tranquillamente rispondere con la forza degli argomenti.
Dire "non mi piace", è lecito: ed è questo che fanno gli utenti del tuo blog, seppure magari con termini accesi.
Dire "non mi piace, quindi lo chiudo", non è affatto lecito invece: è qui che si tarpano le ali alla possibilità di esprimersi liberamente - concetto stabilito dalla Costituzione, il discorso potrebbe esaurirsi qui.
Seconda considerazione.
Il qualunquismo fomenta il pensiero dietrologico. Quando si generalizza, è fin troppo chiaro che le persone - nel tuo caso, la categoria - che vengono investite di tanta approssimazione si ribellino in maniera violenta alla tua visione dei fatti.
La tua non è satira, muove più che altri sotto il punto di vista dello sfottò, che essendo reazionario, fomenta il pensiero dietrologico proprio perchè non fa distinzioni, non determina.
La satira invece cerca un punto di vista unito ad un po' di memoria. La memoria è lì per tutti, sono i fatti che ci accadono intorno; il punto di vista è la visione sull'argomento, e non può essere mai qualunquista, perchè altrimenti rischia di non essere informato - dunque in questo caso la satira perde il secondo dei suoi elementi, cioè la memoria dei fatti, e diventa nuovamente sfottò.
Il sottotesto di questo blog non sarà mai "è tutto un magna magna". Qui si fanno nomi e cognomi, si prende posizione rispetto all'attualità, ci si comporta, insomma, da persone adulte politicamente, socialmente e culturalmente.
Dunque, caro Io Non Sono Napoletano, scrivi pure ciò che vuoi, ma tieni presente che il tuo generalizzare ("Il Camorrista spara di fronte alla propria madre e il napoletano sta zitto, non ho visto nulla" è una generalizzazione che non accetto: non tiene conto delle immense variabili della situazione napoletana) ti porterà comunque ad essere bersaglio di feroci critiche.
Il pensiero dietrologico è sempre appostato dietro l'angolo. Bisogna starci attenti.
Ti saluto, e ti invito ancora a scrivermi su questo blog, se vorrai.
Mi oppongo alla censura quando punisce il libero pensiero di chi non mente.
Ultimamente a me sta capitando ancora di peggio. Di peggio perchè tocchiamo i limiti del surreale.
Ho un blog in cui sto scrivendo in modo cinico e sarcastico le caratteristiche dei napoletani. Ho scritto ovunque che sono pensieri miei. La cosa bella è la mole di minacce di denuncia che ricevo da parte di gente che si sente offesa (pur non nominando mai nessuno nello specifico ma sempre parlando in generale dei napoletani).
Mai visto gente più ridicola. Il camorrista spara difronte alla propria madre e il napoletano sta zitto e "non ha visto nulla", poi però si accaniscono contro uno che crea un blog che parla di loro (loro... loro chi? Si offendono solo quelli che hanno la coda di paglia... cioè quasi tutti a quanto pare).
Rispondo in maniera pacata all'utente, in quanto lui in maniera altrettanto pacata esprime le proprie considerazioni.
Anch'io ne ho un paio, e le esprimo giusto per tener fermi alcuni punti.
Prima considerazione.
Agitare lo spettro della censura per quello che ti è capitato mi sembra esagerato. Nessuno impedisce a te di scrivere ciò che vuoi, ma contrappone al tuo modo di pensare la napolitanità una critica feroce, durissima, alla quale però tu potresti tranquillamente rispondere con la forza degli argomenti.
Dire "non mi piace", è lecito: ed è questo che fanno gli utenti del tuo blog, seppure magari con termini accesi.
Dire "non mi piace, quindi lo chiudo", non è affatto lecito invece: è qui che si tarpano le ali alla possibilità di esprimersi liberamente - concetto stabilito dalla Costituzione, il discorso potrebbe esaurirsi qui.
Seconda considerazione.
Il qualunquismo fomenta il pensiero dietrologico. Quando si generalizza, è fin troppo chiaro che le persone - nel tuo caso, la categoria - che vengono investite di tanta approssimazione si ribellino in maniera violenta alla tua visione dei fatti.
La tua non è satira, muove più che altri sotto il punto di vista dello sfottò, che essendo reazionario, fomenta il pensiero dietrologico proprio perchè non fa distinzioni, non determina.
La satira invece cerca un punto di vista unito ad un po' di memoria. La memoria è lì per tutti, sono i fatti che ci accadono intorno; il punto di vista è la visione sull'argomento, e non può essere mai qualunquista, perchè altrimenti rischia di non essere informato - dunque in questo caso la satira perde il secondo dei suoi elementi, cioè la memoria dei fatti, e diventa nuovamente sfottò.
Il sottotesto di questo blog non sarà mai "è tutto un magna magna". Qui si fanno nomi e cognomi, si prende posizione rispetto all'attualità, ci si comporta, insomma, da persone adulte politicamente, socialmente e culturalmente.
Dunque, caro Io Non Sono Napoletano, scrivi pure ciò che vuoi, ma tieni presente che il tuo generalizzare ("Il Camorrista spara di fronte alla propria madre e il napoletano sta zitto, non ho visto nulla" è una generalizzazione che non accetto: non tiene conto delle immense variabili della situazione napoletana) ti porterà comunque ad essere bersaglio di feroci critiche.
Il pensiero dietrologico è sempre appostato dietro l'angolo. Bisogna starci attenti.
Ti saluto, e ti invito ancora a scrivermi su questo blog, se vorrai.
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