dal sito www.governo.it (http://rassegna.governo.it/rs_pdf/pdf/JMS/JMSRA.pdf)
(In corsivo e tra parentesi: considerazioni mie...)
"INTERVISTA A COSSIGA «Bisogna fermarli, anche il terrorismo partì dagli atenei» di ANDREA CANGINI
ROMA - Presidente Cossiga, pensa che minacciando l`uso della forza pubblica contro gli studenti Berlusconi abbia esagerato?
«Dipende, se ritiene d'essere il presidente del Consiglio di uno Stato forte, no, ha fatto benissimo.
Ma poiché l'Italia è uno Stato debole, e all'opposizione non c'è il granitico Pci ma l'evanescente Pd, temo che alle parole non seguiranno i fatti e che quindi Berlusconi farà una figuraccia».
(Ha fatto talmente bene che il giorno dopo sì è addirittura smentito da solo... Ma continuate a leggere, che poi l'intervista migliora!)
Quali fatti dovrebbero seguire?
«Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno».
(Ho già un brivido che mi corre lungo la schiena...)
Ossia?
«In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito...».
(Ah, meno male.. ci sono categorie che possono vivere e rimanere incolumi dunque...)
Gli universitari, invece?
«Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città».
Dopo di che?
«Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri».
Nel senso che...
«Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano».
(Queste tre le accorpo in un unico commento: si chiama strategia della tensione. E così si fermerrebbe il terrorismo? E' stata proprio questa la miccia che l'ha alimentato. Visto che tutti venivano considerati criminali, qualcuno ha ben pensato che saltare dall'altra parte non era poi questo gran salto! Passano gli anni ma Cossiga rimane sempre un macellaio del dissenso!)
Anche i docenti?
«Soprattutto i docenti».
(Chi non riga dritto, spacchiamo teste insomma. Dev'essere scritto nella Costituzione, no? No.)
Presidente, il suo è un paradosso, no?
«Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!».
(No, il suo non è un paradosso... Ahinoi...)
E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere? «In Italia torna il fascismo», direbbero.
«Balle, questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio».
(Balle! Questa è la ricetta fascistoide: menare e castrare la rivolta e il dissenso!)
Quale incendio?
«Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornerà a insanguinare le strade di questo Paese. E non vorrei che ci si dimenticasse che le Brigate rosse non sono nate nelle fabbriche ma nelle università. E che gli slogan che usavano li avevano usati prima di loro il Movimento studentesco e la sinistra sindacale».
(A distanza di anni, Cossiga cerca ancora di giustificare una fallimentare politica liberticida mentre era al ministero degli Interni. Ma non può farlo con tanta disinvoltura. Nessuno si ricorda più i carri armati? Nè tanto meno i poliziotti che potevano sparare? Secondo voi, chiedo, cosa ha alzato la tensione in quegli anni?)
E' dunque possibile che la storia si ripeta?
«Non è possibile, è probabile. Per questo dico: non dimentichiamo che le Br nacquero perché il fuoco non fu spento per tempo».
(No, le Br nacquero perchè qualcuno - torno a ripetere: strategia della tensione - ha soffiato su quel fuoco. L'ha fatto divampare. E quel qualcuno si chiamava... aspetta, fatemi memoria... ah sì... Fancesco Cossiga himself!)
Il Pd di Veltroni è dalla parte dei manifestanti.
«Mah, guardi, francamente io Veltroni che va in piazza col rischio di prendersi le botte non ce lo vedo. Lo vedo meglio in un club esclusivo di Chicago ad applaudire Obama...».
(E fin qui...)
Non andrà in piazza con un bastone, certo, ma politicamente...
«Politicamente, sta facendo lo stesso errore che fece il Pci all'inizio della contestazione: fece da sponda al movimento illudendosi di controllarlo, ma quando, com'era logico, nel mirino finirono anche loro cambiarono radicalmente registro. La cosiddetta linea della fermezza applicata da Andreotti, da Zaccagnini e da me, era stato Berlinguer a volerla... Ma oggi c`è il Pd, un ectoplasma guidato da un ectoplasma. Ed è anche per questo che Berlusconi farebbe bene ad essere più prudente».
(Insomma, Cossiga ci dice che Berlusoni deve essere più prudente per attendere il momento giusto per massacrare docenti e studenti riottosi solo quando l'opinione pubblica sarà tutta dalla sua parte. Mi ricorda un certo Licio Gelli e la sua P2, non so perchè...)
State accorti ragazzi, antenne belle tese...
La cosa fascista sta tornando su questo mondo!
(In corsivo e tra parentesi: considerazioni mie...)
"INTERVISTA A COSSIGA «Bisogna fermarli, anche il terrorismo partì dagli atenei» di ANDREA CANGINI
ROMA - Presidente Cossiga, pensa che minacciando l`uso della forza pubblica contro gli studenti Berlusconi abbia esagerato?
«Dipende, se ritiene d'essere il presidente del Consiglio di uno Stato forte, no, ha fatto benissimo.
Ma poiché l'Italia è uno Stato debole, e all'opposizione non c'è il granitico Pci ma l'evanescente Pd, temo che alle parole non seguiranno i fatti e che quindi Berlusconi farà una figuraccia».
(Ha fatto talmente bene che il giorno dopo sì è addirittura smentito da solo... Ma continuate a leggere, che poi l'intervista migliora!)
Quali fatti dovrebbero seguire?
«Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno».
(Ho già un brivido che mi corre lungo la schiena...)
Ossia?
«In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito...».
(Ah, meno male.. ci sono categorie che possono vivere e rimanere incolumi dunque...)
Gli universitari, invece?
«Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città».
Dopo di che?
«Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri».
Nel senso che...
«Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano».
(Queste tre le accorpo in un unico commento: si chiama strategia della tensione. E così si fermerrebbe il terrorismo? E' stata proprio questa la miccia che l'ha alimentato. Visto che tutti venivano considerati criminali, qualcuno ha ben pensato che saltare dall'altra parte non era poi questo gran salto! Passano gli anni ma Cossiga rimane sempre un macellaio del dissenso!)
Anche i docenti?
«Soprattutto i docenti».
(Chi non riga dritto, spacchiamo teste insomma. Dev'essere scritto nella Costituzione, no? No.)
Presidente, il suo è un paradosso, no?
«Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!».
(No, il suo non è un paradosso... Ahinoi...)
E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere? «In Italia torna il fascismo», direbbero.
«Balle, questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio».
(Balle! Questa è la ricetta fascistoide: menare e castrare la rivolta e il dissenso!)
Quale incendio?
«Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornerà a insanguinare le strade di questo Paese. E non vorrei che ci si dimenticasse che le Brigate rosse non sono nate nelle fabbriche ma nelle università. E che gli slogan che usavano li avevano usati prima di loro il Movimento studentesco e la sinistra sindacale».
(A distanza di anni, Cossiga cerca ancora di giustificare una fallimentare politica liberticida mentre era al ministero degli Interni. Ma non può farlo con tanta disinvoltura. Nessuno si ricorda più i carri armati? Nè tanto meno i poliziotti che potevano sparare? Secondo voi, chiedo, cosa ha alzato la tensione in quegli anni?)
E' dunque possibile che la storia si ripeta?
«Non è possibile, è probabile. Per questo dico: non dimentichiamo che le Br nacquero perché il fuoco non fu spento per tempo».
(No, le Br nacquero perchè qualcuno - torno a ripetere: strategia della tensione - ha soffiato su quel fuoco. L'ha fatto divampare. E quel qualcuno si chiamava... aspetta, fatemi memoria... ah sì... Fancesco Cossiga himself!)
Il Pd di Veltroni è dalla parte dei manifestanti.
«Mah, guardi, francamente io Veltroni che va in piazza col rischio di prendersi le botte non ce lo vedo. Lo vedo meglio in un club esclusivo di Chicago ad applaudire Obama...».
(E fin qui...)
Non andrà in piazza con un bastone, certo, ma politicamente...
«Politicamente, sta facendo lo stesso errore che fece il Pci all'inizio della contestazione: fece da sponda al movimento illudendosi di controllarlo, ma quando, com'era logico, nel mirino finirono anche loro cambiarono radicalmente registro. La cosiddetta linea della fermezza applicata da Andreotti, da Zaccagnini e da me, era stato Berlinguer a volerla... Ma oggi c`è il Pd, un ectoplasma guidato da un ectoplasma. Ed è anche per questo che Berlusconi farebbe bene ad essere più prudente».
(Insomma, Cossiga ci dice che Berlusoni deve essere più prudente per attendere il momento giusto per massacrare docenti e studenti riottosi solo quando l'opinione pubblica sarà tutta dalla sua parte. Mi ricorda un certo Licio Gelli e la sua P2, non so perchè...)
State accorti ragazzi, antenne belle tese...
La cosa fascista sta tornando su questo mondo!
4 commenti:
semplicemente abominevole
Fascismo? Almeno all'inizio Mussolini aveva fatto cose giuste...
Sì, il delitto Matteotti,ad esempio.
Comunque, speriamo che i treni e i mezzi pubblici arriveranno in orario, almeno.
Il Fascismo, Goroshi, non è auspicabile per la sua formazione ideologica, culturale e politica. Quel che ha fatto o non ha fatto è una seconda valutazione. Io parto da quella geneale. Niente Fascismo qua dentro! E se possibile, niente Fascismo e basta!
(E io credo sia possibile...)
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