L'intenzione della Rectoversion è quella di staccare gradualmente la tela dal muro, per trovare la rotazione del recto (cioè della faccia). Questa è la nuova corrente artistica ideata da Michel De Caso, artista francese nativo di Tolosa.
Cosa si cela dietro il quadro? Qual è la sua parte nascosta? Vale a dire, come trovarne il retrospetto? Staccando il quadro dal muro, De Caso avvia il suo concetto di Rectoversion (cioè di ruotare il verso), introducendo un'idea di complementarità del recto, perfezionandone il significato. Oltre a questo, la tela è forata da parte a parte come a voler alludere ad una terza dimensione: "La Rectoversion è una pittura a tre facce", afferma l'artista. Lo spazio di interpretazione che si lascia all'osservatore è totale: ognuno può dare la propria lettura delle due facce dipinte e collegate fra loro dal vuoto - ovvero le traforazioni del dipinto.
"E' lo sguardo che crea il recto (cioè il verso)".
Questa pittura, definita metafisica dallo stesso autore, obbliga lo spettatore ad interrogarsi e ad interrogare i vari punti di vista dai quali il quadro viene osservato. Tale intuizione non ha l'obiettivo di sostituire l'esistente, bensì di arricchirlo, in un'opera pittorica che, lungi dal volere essere risposta assoluta, propone una dialettica sempre in movimento, sulla quale la riflessione non si ferma, ma di volta in volta si arricchisce.
Per vedere alcune opere di Michel De Caso:
www.retoversion.com
Per chi volesse approfondire la teoria di questa corrente pittorica:
Michel De Caso, "Rectoversion, l'issue" (A.D.A.P.)
lunedì 26 maggio 2008
giovedì 22 maggio 2008
ConfinMarcegaglia
Emma Marcegaglia ha tenuto oggi il suo primo discorso da nuova Presidente(ssa) di Confindustria. Vediamo i suoi punti salienti.
La malattia dell'Italia è la crescita zero.
E-di-chi-è-la-col-pa? Grazie alla Finanziaria 2007 - del tanto bistrattato Governo Prodi - le aziende hanno beneficiato (tramite: taglio dell'Irap, crediti di imposta, incentivi per la ricerca) di sei miliardi di euro nel 2007 e di 11 miliardi di euro per l'anno in corso. In pratica, un terzo di quella finanziaria. Dove sono finiti questi soldi? Dovevano essere utilizzati per investimenti e sviluppo, per favorire la crescita e la creazione di nuovi posti di lavoro. Invece qual è stato il loro utilizzo? Sono stati stornati dalle imprese per delocalizzare nel Sud-est asiatico. Soldi persi! Smettano di lamentarsi e caccino il grano. Grazie.
(L'errore di quella finanziaria è stato quello di non dire: "D'accordo, io ti do i soldi per sviluppo e investimenti, ma se questi investimenti non vengono fatti sul territorio nazionale, tempo tre anni e me li vengo a riprendere." Invece non l'hanno fatto. Pensa te che sbadati!)
Paghiamo troppe tasse, devono essere abbassate.
Pagate poco gli operai, questo è il fatto! Qui ci danno come caramellina la detassazione degli straordinari (solo il 10% però, mica tutti, per un valore di miseri venti euro mensili; e per gli statali - che necessitano più di altri - nisba!), e intanto continuano a lamentarsi dello Stato vampiresco. Potrebbe essere ripreso il discorso fatto sopra: basta battere cassa, lo Stato ha già dato (eccome!)
Età pensionabile in linea con la speranza di vita.
Mamma mia, ecco cosè: per avere la pensione dobbiamo sperare di morire giovani. Cioè di non arrivarci mai. Che un altro po', è quello che ci succederà.
Ritorno al nucleare.
Tanto poi le scorie radiattive le smaltiamo in quel di Napoli, giusto? Ma per favore! Sono allo studio (in Giappone e negli Usa) sistemi alternativi che sfruttano le capacità cinetiche delle onde del mare per ricavarne energia elettrica. E L'ITALIA E' PER DUE TERZI CIRCONDATA DAL MARE! Già, esatto, proprio come Porto Rotondo, dove agli imprenditori piace andare a fare le vacanze. Ma guarda te che non c'hanno proprio pensato! Questi sì che sono grandi imprenditori...
(L'imprenditoria si sta muovendo all'interno delle Università per veicolare a scopi di profitto la ricerca in ambito accademico. Ma col cavolo che pensano a creare energie alternative!)
Grazie, Emma Marcegaglia. Talmente mediocre che l'hanno fatta presidente.
La malattia dell'Italia è la crescita zero.
E-di-chi-è-la-col-pa? Grazie alla Finanziaria 2007 - del tanto bistrattato Governo Prodi - le aziende hanno beneficiato (tramite: taglio dell'Irap, crediti di imposta, incentivi per la ricerca) di sei miliardi di euro nel 2007 e di 11 miliardi di euro per l'anno in corso. In pratica, un terzo di quella finanziaria. Dove sono finiti questi soldi? Dovevano essere utilizzati per investimenti e sviluppo, per favorire la crescita e la creazione di nuovi posti di lavoro. Invece qual è stato il loro utilizzo? Sono stati stornati dalle imprese per delocalizzare nel Sud-est asiatico. Soldi persi! Smettano di lamentarsi e caccino il grano. Grazie.
(L'errore di quella finanziaria è stato quello di non dire: "D'accordo, io ti do i soldi per sviluppo e investimenti, ma se questi investimenti non vengono fatti sul territorio nazionale, tempo tre anni e me li vengo a riprendere." Invece non l'hanno fatto. Pensa te che sbadati!)
Paghiamo troppe tasse, devono essere abbassate.
Pagate poco gli operai, questo è il fatto! Qui ci danno come caramellina la detassazione degli straordinari (solo il 10% però, mica tutti, per un valore di miseri venti euro mensili; e per gli statali - che necessitano più di altri - nisba!), e intanto continuano a lamentarsi dello Stato vampiresco. Potrebbe essere ripreso il discorso fatto sopra: basta battere cassa, lo Stato ha già dato (eccome!)
Età pensionabile in linea con la speranza di vita.
Mamma mia, ecco cosè: per avere la pensione dobbiamo sperare di morire giovani. Cioè di non arrivarci mai. Che un altro po', è quello che ci succederà.
Ritorno al nucleare.
Tanto poi le scorie radiattive le smaltiamo in quel di Napoli, giusto? Ma per favore! Sono allo studio (in Giappone e negli Usa) sistemi alternativi che sfruttano le capacità cinetiche delle onde del mare per ricavarne energia elettrica. E L'ITALIA E' PER DUE TERZI CIRCONDATA DAL MARE! Già, esatto, proprio come Porto Rotondo, dove agli imprenditori piace andare a fare le vacanze. Ma guarda te che non c'hanno proprio pensato! Questi sì che sono grandi imprenditori...
(L'imprenditoria si sta muovendo all'interno delle Università per veicolare a scopi di profitto la ricerca in ambito accademico. Ma col cavolo che pensano a creare energie alternative!)
Grazie, Emma Marcegaglia. Talmente mediocre che l'hanno fatta presidente.
Dal cassonetto
Questa sera ad "Anno Zero" si parlava del pacchetto sicurezza, e tra le altre cose si è discusso anche della situazione di Napoli. Sul problema dell'immondizia, dapprima la Mussolini mi è piaciuta. Poi purtroppo ha cominciato a parlare.
Su quello che ha detto Di Pietro, invece, non mi pronuncio. Non c'erano i sottititoli.
Berlusconi va a Napoli per fare il primo consiglio dei ministri, e dal centro di Napoli, magicamente, la monnezza sparisce. Il pifferaio magico gli ha fatto causa.
Per fronteggiare il problema rifiuti adesso interverrà l'esercito. Fantastico! Siamo passati dalle missioni di pace alle missioni di merda.
Su quello che ha detto Di Pietro, invece, non mi pronuncio. Non c'erano i sottititoli.
Berlusconi va a Napoli per fare il primo consiglio dei ministri, e dal centro di Napoli, magicamente, la monnezza sparisce. Il pifferaio magico gli ha fatto causa.
Per fronteggiare il problema rifiuti adesso interverrà l'esercito. Fantastico! Siamo passati dalle missioni di pace alle missioni di merda.
mercoledì 21 maggio 2008
Pari opportunismo
Al Ministero delle Pari Opportunità troviamo a dirigere le operazioni Mara Carfagna.
E' stata messa alla guida di questa importante istituzione perchè è intelligente, perchè è laureata e preparata e perchè a Berlusconi piace la figa.
Intanto, si è schierata contro la manifestazione del Gay Pride, adducendo che è contro le manifestazioni di esibizionismo e che i Village People le fanno schifo.
Favorevole invece al Subrette Pride, per le quali sono pronte importanti iniziative come la liberalizzazione del divano del produttore.
In seguito, la depenalizzazione del falso in reggiseno, per le donne che indossano wonderbra.
Tolleranza zero invece per le tette rifatte.
Mara Carfagna alle Pari Oppurtunità...
Mi chiedo cosa aspetto ad iniziare a drogarmi!
E' stata messa alla guida di questa importante istituzione perchè è intelligente, perchè è laureata e preparata e perchè a Berlusconi piace la figa.
Intanto, si è schierata contro la manifestazione del Gay Pride, adducendo che è contro le manifestazioni di esibizionismo e che i Village People le fanno schifo.
Favorevole invece al Subrette Pride, per le quali sono pronte importanti iniziative come la liberalizzazione del divano del produttore.
In seguito, la depenalizzazione del falso in reggiseno, per le donne che indossano wonderbra.
Tolleranza zero invece per le tette rifatte.
Mara Carfagna alle Pari Oppurtunità...
Mi chiedo cosa aspetto ad iniziare a drogarmi!
Sicuro sicuro?
E' stato proposto in queste ore il nuovo pacchetto di sicurezza del Governo Berlusconi IV. La cosa era nell'aria. Evidenti i segnali: dopo aver tenuto il suo discorso, ieri Maroni si è seduto composto per la prima volta.
La sicurezza è un tema importante. C'è talmente tanto bisogno di sicurezza, che alla mensa dei poveri non servono altro.
"Mmmm... è un po' insipido, questo piatto di sicurezza. Si può avere un po' di poteri di polizia ai sindaci? E il reato di clandestinità?"
In futuro, sarà dichiarato delinquente chi entra in Italia illegalmente. Molto buona come idea, perchè solitamente quella della clandestinità è una scelta libera, no?
Nessuno diventa clandestino per la disperata necessità di fuggire dalle aree di povertà, dalle zone in cui sono presenti conflitti, carestie o epidemie, giusto? Tutte fandonie della sinistra massimalista.
Hanno ragione quelli di destra, nel loro aver completamente torto.
Oggi sono andato al bagno. Allungo una mano e mi accorgo di aver finito la cartaigienica. Esigo un pacchetto ad hoc! Il mio culo ha il diritto di sentirsi sicuro!
La sicurezza è un tema importante. C'è talmente tanto bisogno di sicurezza, che alla mensa dei poveri non servono altro.
"Mmmm... è un po' insipido, questo piatto di sicurezza. Si può avere un po' di poteri di polizia ai sindaci? E il reato di clandestinità?"
In futuro, sarà dichiarato delinquente chi entra in Italia illegalmente. Molto buona come idea, perchè solitamente quella della clandestinità è una scelta libera, no?
Nessuno diventa clandestino per la disperata necessità di fuggire dalle aree di povertà, dalle zone in cui sono presenti conflitti, carestie o epidemie, giusto? Tutte fandonie della sinistra massimalista.
Hanno ragione quelli di destra, nel loro aver completamente torto.
Oggi sono andato al bagno. Allungo una mano e mi accorgo di aver finito la cartaigienica. Esigo un pacchetto ad hoc! Il mio culo ha il diritto di sentirsi sicuro!
lunedì 19 maggio 2008
Annuncio: editoriale de "il Mostro"
Una nuova rubrica sarà redatta su questo blog. Si tratta di un editoriale - un'idea talmente originale chepensavo di brevettarla! - che avrà cadenza settimanale e che sarà on line tra le giornate di sabato e domenica.
Vi invito a seguirla e commentarla. Perchè ne avete bisogno. E anch'io.
il Mostro: il blog che imbratta il web con effluvi corporali.
Questo blog contiene messaggi subliminali che prcuoteranno nottetempo le menti degli imbecilli. Se a voi non capita, questo è il blog che fa al caso vostro.
Uno spazio di libertà, senza bisogno di eventuali popoli, case o poli annessi.
Uno spazio democratico senza bisogno di diventare partito.
Una lega di idee che non sta al nord.
Un'allenza transanazionale.
Vi invito a seguirla e commentarla. Perchè ne avete bisogno. E anch'io.
il Mostro: il blog che imbratta il web con effluvi corporali.
Questo blog contiene messaggi subliminali che prcuoteranno nottetempo le menti degli imbecilli. Se a voi non capita, questo è il blog che fa al caso vostro.
Uno spazio di libertà, senza bisogno di eventuali popoli, case o poli annessi.
Uno spazio democratico senza bisogno di diventare partito.
Una lega di idee che non sta al nord.
Un'allenza transanazionale.
domenica 18 maggio 2008
Ricette: Xenofobia in salsa piccante
Ingredienti:
200 gr di paura del diverso
350 gr di servizi su delitti compiuti da stranieri
100 gr di tolleranza zero
guarnizioni di pura razza ariana
Impastare un po' di leghismo del nord fino ad ottenere una melassa verde. Mescolare con la maglietta di Calderoli su Maometto. Usare a piacimento il nuovo corso introdotto a Roma dal sindaco Alemanno. Farcire la melassa verde con la nomina all'Istituto per la Ricerca sulla Resistenza di Andrea Miglioranzi. Gentilini, Borghezio e Speroni a piacimento. Pestaggi di Forza Nuova e Veneto Fronte Skinheads.
Servire in camicia nera.
200 gr di paura del diverso
350 gr di servizi su delitti compiuti da stranieri
100 gr di tolleranza zero
guarnizioni di pura razza ariana
Impastare un po' di leghismo del nord fino ad ottenere una melassa verde. Mescolare con la maglietta di Calderoli su Maometto. Usare a piacimento il nuovo corso introdotto a Roma dal sindaco Alemanno. Farcire la melassa verde con la nomina all'Istituto per la Ricerca sulla Resistenza di Andrea Miglioranzi. Gentilini, Borghezio e Speroni a piacimento. Pestaggi di Forza Nuova e Veneto Fronte Skinheads.
Servire in camicia nera.
sabato 17 maggio 2008
Fascista!
Durante le dichiarazioni di voto per la fiducia al nuovo Governo Berlusconi (è già il quarto: ormai è un'epidemia), Di Pietro si lamenta con il Presidente della Camera, un certo Fini (conoscete?), delle troppe interruzioni da parte dei colleghi deputati dell'opposto schieramento.
E Fini risponde candidamente: "Dipende anche da ciò che uno dice."
Ecco il nuovo corso della Camera dei Deputati! Le regole sono semplici:
1. il deputato dice una cosa;
2. Gianfranco Fini ne vaglia il contenuto;
3. se il discorso è (per Fini) accettabile, il deputato può continuare a parlare;
4- se il discorso è (per Fini) inaccettabile, una squadra di sicari interviene a tagliare la lingua al deputato insolente.
Ma non era caduto il muro?
Ma non c'era stata la svolta di Fiuggi?
Ma non c'era stata la condanna di Fini alle leggi razziali?
Ma Alleanza Nazionale non si scioglierà nel PdL, togliendo ogni ambiguità con il suo passato?
Io so solo che ieri ho visto un busto di Mussolini sogghignare soddisfatto. Che sarà mai?
E Fini risponde candidamente: "Dipende anche da ciò che uno dice."
Ecco il nuovo corso della Camera dei Deputati! Le regole sono semplici:
1. il deputato dice una cosa;
2. Gianfranco Fini ne vaglia il contenuto;
3. se il discorso è (per Fini) accettabile, il deputato può continuare a parlare;
4- se il discorso è (per Fini) inaccettabile, una squadra di sicari interviene a tagliare la lingua al deputato insolente.
Ma non era caduto il muro?
Ma non c'era stata la svolta di Fiuggi?
Ma non c'era stata la condanna di Fini alle leggi razziali?
Ma Alleanza Nazionale non si scioglierà nel PdL, togliendo ogni ambiguità con il suo passato?
Io so solo che ieri ho visto un busto di Mussolini sogghignare soddisfatto. Che sarà mai?
mercoledì 14 maggio 2008
Alitalia al'italia
C'è un fantasma che si aggira nel paese: è la cordata italiana per salvare Alitalia.
Bisogna fare qualcosa per la compagnia aerea di bandiera. Oltre ai debiti, ci sono troppi disservizi. Bisogna ridurre i tempi nei quali vengono smarriti i bagagli.
Bisogna fare qualcosa per la compagnia aerea di bandiera. Oltre ai debiti, ci sono troppi disservizi. Bisogna ridurre i tempi nei quali vengono smarriti i bagagli.
Nostra Valeriona delle Mutande
Ecco qualcuno che ha avuto una carriera artistica di tutto rispetto. Oh, scusate... Stavo pensando ad Anna Magnani.
Vorrei fare un bel post su Valeria Marini, ma non mi riesce, se non indosso la sua preziosa lingerie.
Aspettate un attimo... Ecco fatto, ora sono pronto.
La settimana scorsa Valeriona nostra si introduce, agile come un elefante con la colite, nello studio di Markette, dove senetnzia che questo nuovo governo, il Berlusconi IV, le piace e che nutre in esso grosse speranze. Dato che da qualche tempo la bionda sta producendo una linea di intimo chiamata Seduzioni, la sua speranza è che questo governo ci riduca in mutande.
Chiambretti&Chiambretti (sono due, posti uno sopra l'altro, altrimenti Chiambretti sembrerebbe alto la metà) ha commentato con una delle sue frasi al vetriolo: "Staremo a vedere."
Cosa staremo a vedere?
La nuova ondata xenofoba (con, ad esempio, l'introduzione del reasto di clandestinità), il taglio dell'Ici che affonderà definitivamente i Comuni, la detassazione degli straordinari (tanto di Inps ed Inail chi ne ha bisogno), l'inesistente cordata italiana per salvare Alitalia, l'abolizione dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (leggi: licenziamenti più facili, addio alla cassa integrazione e alla mobilità).
Diavolo, chiedo scusa a Chiambretti&Chiambretti! Ha proprio ragione lui: staremo ad inorridire.
Intanto Valeria Marini è del tutto presa dalla sua collezione di intimo Seduzioni: capi talmente sexy che riescono persino a far ricordare agli ottantenni di avere un pene.
In arrivo due nuovi capi.
La mutanda di vimini: comodissima e utilissima, perchè appena ti stufi, puoi metterla in giardino ed utilizzarla come vaso da fiori. Non adatto alle pelli sensibili.
Il perizioma pulisci-sfintere: seguendo il movimento delle natiche nell'atto di camminare, va a pulire laddove non arriva il vostro dentista... ehm... igienista. Addio, carta igienica!
Valeria Marini e le altre attrici e show girl viste nude sul calendario... che gusto c'è, a spiarle di nascosto?
*Censored*
Dopo la bufera sul caso Travaglio, intervistato in quel di Che tempo che fa, puntata andata in onda sabato scorso, voglio dire la mia sulla questione, sempre che Fabio Fazio non censuri questo post, sostituendo alle mie parole i testi di alcune canzoni degli anni Sessanta/Settanta come è solito fare quando qualcuno lo critica. Fabio, un uomo avvisato è un angelo blu che se insisto torna giù.
Il modo in cui Fazio ha condotto l'intervista dimostra che in televisione, finchè vedrai bandiera gialla, tu saprai che qui si balla. Travaglio aveva il diritto di esprimersi per il semplice motivo che è tutta mia la città: un deserto che conosco. Ma si sa, in questo quadro politco, da una lacrima sul viso, ho capito molte cose. La cosa triste è che l'atteggiamento del conduttore del meteo made in Raitre sta diventando normale, in quanto oramai è fin troppo chiaro che nella televesione di stato, c'è un grande prato verde, dove nascono speranze, che si chiamano ragazzi: quello è il grande prato dell'amore. Dico questo perchè io con tutte le ragazze sono tremendo, le lascio quando voglio poi le riprendo. Caro Fabio Fazio, lascia che ti dica che sogno California, e un giorno io verrò.
Bene, ho detto la mia. Spero proprio che Fazio non si sia introdotto in questo post per censurarmi. Se l'avesse fatto, lasciatemi aggiungere che Fazio è una rotonda sul mare, il nostro disco che suona. Fazio, in conclusione, ti ricordo montagne verdi, e le corse di una bambina.
Grazie.
Il modo in cui Fazio ha condotto l'intervista dimostra che in televisione, finchè vedrai bandiera gialla, tu saprai che qui si balla. Travaglio aveva il diritto di esprimersi per il semplice motivo che è tutta mia la città: un deserto che conosco. Ma si sa, in questo quadro politco, da una lacrima sul viso, ho capito molte cose. La cosa triste è che l'atteggiamento del conduttore del meteo made in Raitre sta diventando normale, in quanto oramai è fin troppo chiaro che nella televesione di stato, c'è un grande prato verde, dove nascono speranze, che si chiamano ragazzi: quello è il grande prato dell'amore. Dico questo perchè io con tutte le ragazze sono tremendo, le lascio quando voglio poi le riprendo. Caro Fabio Fazio, lascia che ti dica che sogno California, e un giorno io verrò.
Bene, ho detto la mia. Spero proprio che Fazio non si sia introdotto in questo post per censurarmi. Se l'avesse fatto, lasciatemi aggiungere che Fazio è una rotonda sul mare, il nostro disco che suona. Fazio, in conclusione, ti ricordo montagne verdi, e le corse di una bambina.
Grazie.
martedì 13 maggio 2008
Papocchio
Ieri il Papa ha attaccato nuovamente la legge 194, definendola come una legge che non ha migliorato affatto le condizioni delle donne nel mondo.
E' l'ennesimo attacco di Lady Benedict alla legge 194, che i teo-con vorrebbero vedere rivista se non addirittura abolita.
Lo dico e lo ribadisco anche: la legge 194 non ha introdotto l'aborto, l'ha solo regolamentato. Prima di tale dispositivo legislativo, l'aborto veniva praticato illegalmente, ed il 40% delle donne che vi si sottoponevano, morivano sotto i ferri. Chi non praticava l'aborto clandestino, per motivi etici o per costrinzione sociale, non sempre teneva il bambino: capitava non dirado che i pargoli venissero abbandonati ad una morte atroce e di stenti. Entrambe queste tendenze, grazie all'introduzione proprio della legge 194, hanno visto ridursi la loro incidenza ad uno zero virgola per cento. Questo dimostra che la legge 194 è una legge civile! Quanto civile? Sicuramente molto di più che molestare adolescenti in una cripta.
Non credo che gli italiani siano favorevoli ad una revisione di tale dispositivo di legge. Se lo fossero, ora Ferrara siederebbe in Parlamento, sia alla Camera che al Senato. Contemporaneamente.
E' l'ennesimo attacco di Lady Benedict alla legge 194, che i teo-con vorrebbero vedere rivista se non addirittura abolita.
Lo dico e lo ribadisco anche: la legge 194 non ha introdotto l'aborto, l'ha solo regolamentato. Prima di tale dispositivo legislativo, l'aborto veniva praticato illegalmente, ed il 40% delle donne che vi si sottoponevano, morivano sotto i ferri. Chi non praticava l'aborto clandestino, per motivi etici o per costrinzione sociale, non sempre teneva il bambino: capitava non dirado che i pargoli venissero abbandonati ad una morte atroce e di stenti. Entrambe queste tendenze, grazie all'introduzione proprio della legge 194, hanno visto ridursi la loro incidenza ad uno zero virgola per cento. Questo dimostra che la legge 194 è una legge civile! Quanto civile? Sicuramente molto di più che molestare adolescenti in una cripta.
Non credo che gli italiani siano favorevoli ad una revisione di tale dispositivo di legge. Se lo fossero, ora Ferrara siederebbe in Parlamento, sia alla Camera che al Senato. Contemporaneamente.
martedì 6 maggio 2008
Ma che discorsi sono?! - Vol. 1
Renato Schifani è stato eletto la settimana scorsa Presidente del Senato. Se siete stupiti, vi capisco. Se siete stupidi, non siete stupiti. E non vi capisco. Vediamo alcune parti del discorso fatto dal neo-Presidente di fronte all'Assemblea. Ce l'ho giusto qui, scritto su un foglio di carta riciclata, in onore di Schifani.
... non posso dimenticare la correttezza e la compostezza del mio confronto con il Capogruppo di maggioranza, senatrice Anna Finocchiaro (Generali applausi), con la quale ho avuto sempre un confronto corretto.
La Finocchiaro ha annuito facendo di no con la testa.
Quanto al mio compito, io mi impegno ad adempierlo con il massimo scrupolo di garante delle regole, dei diritti dell'opposizione, della maggioranza e delle esigenze del Governo.
Questo è un cambiamento: fino a due legislature fa (vedi Lodo Schifani, poi dichiarato incostituzionale), era stato il garante del suo padrone e Presidente de Consiglio. Eh, quando si dice: non è mai troppo tardi...
Questa reciproca legittimazione rafforza il Parlamento, consente a maggioranza e opposizione di operare per l'ottenimento del bene più importante, cioè la crescita del nostro Paese e l'affermazione dei valori della Costituzione repubblicana di cui quest'anno abbiamo celebrato il sessantesimo anniversario della sua entrata in vigore.
In quella Carta c'è la nostra storia, il nostro passato, le nostre speranze, il nostro futuro.
Dev’essere per questo che, nella legislatura di cui sopra, hanno tentato di stravolgerla.
Quella che ci aspetta sarà la stagione delle riforme, ma anche dell'affermazione della legalità come valore irrinunciabile.
Insieme infatti all'azione di contrasto a tutte le mafie, occorre intensificare e migliorare le strategie per combattere quella dilagante criminalità che sta rendendo invivibili ampie aree del nostro Paese.
Dell’Utri ha ascoltato ed è stato zitto. La cazzata su Mangano eroe l’ha già detta in campagna elettorale.
Sono inoltre fermamente convinto che la lotta a tutte le mafie non dovrà avere, ma neanche mostrare, alcuna pausa.
E Dell’Utri continua a tacere! Mi meraviglio del suo self-control!
Da siciliano, infatti, sento forte la necessità di un impegno crescente per la sicurezza e per l'affermazione dei valori di legalità perché ho vissuto, insieme a tutti gli altri siciliani, il dolore di vedere la mia terra ferita, vessata, umiliata e, insieme, l'orgoglio di vedere una Sicilia che non s'è mai piegata né mai data per vinta e che è stata capace, invece, di rialzarsi e gridare il suo rifiuto alla violenza, alla prepotenza, all'illegalità.
E da siciliano, Dell’Utri sente forte la necessità dell’esatto contrario.
Soltanto conciliando le esigenze e rispondendo alle istanze delle due aree del nostro Paese, ed impegnandoci con forza e convinzione per tessere quell'indispensabile legame forte tra Nord e Sud, sapremo onorare quell'unità d'Italia così fortemente voluta e di cui, durante questa legislatura che ci si apre, nel 2011 celebreremo insieme i 150 anni di vita.
Assistiamo oggi ad un rinnovato amore dei cittadini verso il proprio Paese, verso la nostra patria.
Tra le lacrime, i senatori leghisti hanno riposto i fucili.
La nostra è sempre stata una terra di grandi talenti, dove sono nati ed hanno operato geni che hanno fatto la storia dell'umanità.
Salve, sono Schifani: l’eccezione che conferma la regola.
Dobbiamo difendere senza tentennamenti le nostre radici cristiane, la nostra identità che tanto ha contribuito alla nascita dell'Occidente e della nostra civiltà. Dimenticare le proprie radici significa perdere l'anima, non ritrovare più se stessi, non trovare più le ragioni forti dell'appartenenza che ci permettono di accogliere e dialogare con gli altri senza cedimenti e senza ipocrisie.
L'Occidente, l'Europa e l'Italia o ritornano alle proprie radici o sono destinati ad un irreversibile tramonto.
Fermi, fermi! Calderoli ha giusto uno stock di quelle famigerate magliette! Non riferitegli le parole di Schifani! Stava dormendo! Zitti tutti!
Siamo chiamati dunque a tenere alto il nome ed il prestigio dell'Italia, sia nel contesto dell'Europa unita, di cui siamo stati fin dall'inizio fondatori (...)
Come?! Me la ricordavo diversa, questa...
Il nostro Paese deve ribadire sempre di più al mondo il suo ruolo di portatore di pace e di democrazia.
Come nelle missioni in Iraq e Afghanistan. Grazie, avete fatto del vostro meglio.
Ai giovani chiediamo di guardare alla politica e alla forza delle istituzioni, perché alle loro istanze, che sappiamo essere prioritariamente la casa, il lavoro e la cultura, risponderemo con l'impegno e l'ausilio necessario di tutte le forze politiche.
Ma, nel frattempo, nessuna illusione: tutti precari!
... non posso dimenticare la correttezza e la compostezza del mio confronto con il Capogruppo di maggioranza, senatrice Anna Finocchiaro (Generali applausi), con la quale ho avuto sempre un confronto corretto.
La Finocchiaro ha annuito facendo di no con la testa.
Quanto al mio compito, io mi impegno ad adempierlo con il massimo scrupolo di garante delle regole, dei diritti dell'opposizione, della maggioranza e delle esigenze del Governo.
Questo è un cambiamento: fino a due legislature fa (vedi Lodo Schifani, poi dichiarato incostituzionale), era stato il garante del suo padrone e Presidente de Consiglio. Eh, quando si dice: non è mai troppo tardi...
Questa reciproca legittimazione rafforza il Parlamento, consente a maggioranza e opposizione di operare per l'ottenimento del bene più importante, cioè la crescita del nostro Paese e l'affermazione dei valori della Costituzione repubblicana di cui quest'anno abbiamo celebrato il sessantesimo anniversario della sua entrata in vigore.
In quella Carta c'è la nostra storia, il nostro passato, le nostre speranze, il nostro futuro.
Dev’essere per questo che, nella legislatura di cui sopra, hanno tentato di stravolgerla.
Quella che ci aspetta sarà la stagione delle riforme, ma anche dell'affermazione della legalità come valore irrinunciabile.
Insieme infatti all'azione di contrasto a tutte le mafie, occorre intensificare e migliorare le strategie per combattere quella dilagante criminalità che sta rendendo invivibili ampie aree del nostro Paese.
Dell’Utri ha ascoltato ed è stato zitto. La cazzata su Mangano eroe l’ha già detta in campagna elettorale.
Sono inoltre fermamente convinto che la lotta a tutte le mafie non dovrà avere, ma neanche mostrare, alcuna pausa.
E Dell’Utri continua a tacere! Mi meraviglio del suo self-control!
Da siciliano, infatti, sento forte la necessità di un impegno crescente per la sicurezza e per l'affermazione dei valori di legalità perché ho vissuto, insieme a tutti gli altri siciliani, il dolore di vedere la mia terra ferita, vessata, umiliata e, insieme, l'orgoglio di vedere una Sicilia che non s'è mai piegata né mai data per vinta e che è stata capace, invece, di rialzarsi e gridare il suo rifiuto alla violenza, alla prepotenza, all'illegalità.
E da siciliano, Dell’Utri sente forte la necessità dell’esatto contrario.
Soltanto conciliando le esigenze e rispondendo alle istanze delle due aree del nostro Paese, ed impegnandoci con forza e convinzione per tessere quell'indispensabile legame forte tra Nord e Sud, sapremo onorare quell'unità d'Italia così fortemente voluta e di cui, durante questa legislatura che ci si apre, nel 2011 celebreremo insieme i 150 anni di vita.
Assistiamo oggi ad un rinnovato amore dei cittadini verso il proprio Paese, verso la nostra patria.
Tra le lacrime, i senatori leghisti hanno riposto i fucili.
La nostra è sempre stata una terra di grandi talenti, dove sono nati ed hanno operato geni che hanno fatto la storia dell'umanità.
Salve, sono Schifani: l’eccezione che conferma la regola.
Dobbiamo difendere senza tentennamenti le nostre radici cristiane, la nostra identità che tanto ha contribuito alla nascita dell'Occidente e della nostra civiltà. Dimenticare le proprie radici significa perdere l'anima, non ritrovare più se stessi, non trovare più le ragioni forti dell'appartenenza che ci permettono di accogliere e dialogare con gli altri senza cedimenti e senza ipocrisie.
L'Occidente, l'Europa e l'Italia o ritornano alle proprie radici o sono destinati ad un irreversibile tramonto.
Fermi, fermi! Calderoli ha giusto uno stock di quelle famigerate magliette! Non riferitegli le parole di Schifani! Stava dormendo! Zitti tutti!
Siamo chiamati dunque a tenere alto il nome ed il prestigio dell'Italia, sia nel contesto dell'Europa unita, di cui siamo stati fin dall'inizio fondatori (...)
Come?! Me la ricordavo diversa, questa...
Il nostro Paese deve ribadire sempre di più al mondo il suo ruolo di portatore di pace e di democrazia.
Come nelle missioni in Iraq e Afghanistan. Grazie, avete fatto del vostro meglio.
Ai giovani chiediamo di guardare alla politica e alla forza delle istituzioni, perché alle loro istanze, che sappiamo essere prioritariamente la casa, il lavoro e la cultura, risponderemo con l'impegno e l'ausilio necessario di tutte le forze politiche.
Ma, nel frattempo, nessuna illusione: tutti precari!
sabato 3 maggio 2008
Interessante (e abbastanza inquietante) articolo pubblicato su "Cani Sciolti"
Il 'fenomeno' Beppe Grillo e il lato oscuro della Rete - Prima parte
Prima parte a cura di Utopico per Cani ScioltiLa rete è il nuovo 'Eldorado' per i politici e 'movimentisti' italiani.
Il 'fenomeno' Beppe Grillo, il V-Day sono solo l'ultimo esempio di come Internet stia diventando terra di conquista e di manipolazione dell'opinione pubblica o di costruzione del consenso. Spulciando il web e motori di ricerca si trovano informazioni interessanti che aiutano a capire qualcosa di più di quella che sembra essere, all'apparenza, una 'rivoluzione dal basso' difficilmente catalogabile o, per lo meno, poco comprensibile a chi non ha conoscenza ed esperienza della rete, dei suoi meccanismi, del potenziale distruttivo o costruttivo di cui è dotata.Il blog di Beppe Grillo è diventato, in poco tempo, uno dei siti più frequentati della rete a livello mondiale. Solo merito del comico genovese o dietro questo 'successo' c'è una ben precisa strategia (di marketing web) pensata e gestita da chi, della rete, è attore, protagonista e mentore?C'è un altro blog italiano, quello di Antonio Di Pietro, che ha molte similitudini con quello di Beppe Grillo e, come faceva notare Massimo Mantellini qualche tempo fa. Se proviamo a ricercare i ' gestori' dei due siti in questione ( quello di Grillo e quello di Di Pietro) salta fuori la Casaleggio Associati (guardate in fondo alla home page del blog di Grillo nei Credits).
Chi è la Casaleggio Associati?
La società, come si legge sul loro sito, : "nasce nel 2004 a Milano per volontà di cinque persone interessate alla Rete ed alla sua evoluzione." Fin qui tutto normale... Ma è l'obiettivo che chiarisce la natura della Casaleggio Associati:"L'obiettivo della società è di sviluppare in Italia una cultura della Rete attraverso studi originali, consulenza strategica, articoli, libri, newsletter, seminari e con la creazione di gruppi di pensiero e di orientamento." Bingo!, direbbero gli americani. E infatti è proprio dagli americani che la Casaleggio Associati ha copiato molto e in particolare dalla Bivings group. Il Marketing viraleLa Bivings group è un'agenzia leader nel social network negli USA, nasce nel 1993 matura una esperienza decennale collaborando con corporation di massimo livello. Le multinazionali come la Monsanto, ad esempio, affidano i propri messaggi a società come la Bivings Group, che manipolano l’opinione pubblica grazie al «marketing virale», intrufolandosi nei forum di discussione su internet e diffondendo le opinioni delle multinazionali sotto le sembianze di «comuni cittadini». Le multinazionali hanno imparato che il modo migliore per affermare il proprio punto di vista è stare in disparte e lasciare che a sostenerlo siano dei comuni cittadini.Non vi sembra che anche nel caso di Beppe Grillo e dei 'grillini' vi siano molte analogie?Un articolo sul sito web della Bivings intitolato "Marketing virale: come infettare il mondo" avverte che "vi sono alcune campagne in cui sarebbe poco opportuno o persino disastroso lasciare che il pubblico sappia in cosa è direttamente coinvolta la vostra azienda...semplicemente non è una mossa intelligente nel campo delle pubbliche relazioni. In casi come questo è importante prima "ascoltare" quello che viene detto on-line... una volta che vi siete collegati in questo mondo, è possibile inserire su questi canali dei messaggi, che presentano il vostro punto di vita come quello di una disinteressata terza parte... Forse il più grande vantaggio del marketing virale è che il vostro messaggio è posto nel contesto in cui è più probabile che sia preso in seria considerazione." Sul sito della Bivings viene citato un dirigente della Monsanto che ringrazia l'azienda di pubbliche relazioni per il suo "straordinario lavoro". "A volte", si vanta la Bivings, "vinciamo dei premi. A volte soltanto il nostro cliente conosce il ruolo preciso che noi abbiamo giocato. In altre parole, a volte la gente non ha la minima idea di essere manipolata da impostori."Riprendiamo da un post su un Meetup:"Se pensiamo alla struttura dei due siti ( quello di Grillo e quello della Bivings - ndr), che sono sostanzialmente identici, addirittura nella scelta dei colori, nella disposizione dei link, nella mappa e organizzazione del sito, che fra l'altro trattano la stessa materia, fanno gli stessi studi sull influenza di internet e sulle reti sociali on-line, con particolare interesse per le applicazioni in politica: - studio sulla politica, Bivings group - studio sulla politica, Casaleggio associatiLeggiamo quello della Casaleggio: La vita dei siti dei partiti politici è scandita dalle scadenze elettorali. Gli indecisi prendono le proprie scelte nei 30 giorni precedenti le elezioni e tendono ad utilizzare tutti i media a loro disposizione per informarsi. [...] Riuscire ad influenzare il voto degli elettori è l'obiettivo primario in periodo di elezioni. Abbiamo scaricato, dal sito della Casaleggio, questo report: " Novembre 2004 I partiti politici on line in Italia. Dati, interviste e trend della politica on line in Italia" dove leggiamo:
Gli obiettivi:
Convincere gli indecisi a votare il proprio partito.
- Comunicare senza intermediazioni ai cittadini.
- Ricevere finanziamenti direttamente, tramite iscrizioni al partito o acquisto di merchandising.
- Avvicinare le persone al partito, soprattutto i giovani ai quali piace poco frequentare le sezioni locali del partito. - Mettere a disposizione tutti i materiali e le informazioni per le sedi locali.
- Promuovere le attività delle sezioni locali e dei loro candidati.
- Fare pressioni politiche con iniziative di coinvolgimento attivo del pubblico.
- Costruire programmi politici assieme agli elettori.
- Tenere il contatto con i simpatizzanti con newsletter.
In pratica è quello che sta accadendo con i Meetup di Grillo. Il blog di Beppe Grillo funziona da catalizzatore, promotore e da 'fornitore' di materiali, , i meetup sono le 'sezioni locali', il coinvolgimento attivo sono la raccolta di firme, non c'è intermediazione ma filo diretto di comunicazione attraverso il web.I blog di Antonio Di Pietro, e di Beppe Grillo concepiti e gestiti dalla Casaleggio e Associati (gli stessi di Beppe Grillo) stanno realizzando un progetto e quelli della Casaleggio hanno capito che i messaggi semplici, diretti e con un tocco di populismo in rete funzionano sempre. Massimo Mantellini citava un intervento sul blog di Tiziano Fogliata che si chiedeva il 18 Gennaio 2006: Di cosa avranno mai parlato Antonio Di Pietro e Gianroberto Casaleggio? Alcune voci mi hanno riferito di averli visti pranzare insieme lunedì in un locale milanese. Ripeto la domanda: di cosa avranno mai parlato? Forse che il leader dell’Italia dei Valori vuole replicare il successo di Beppe Grillo scalando le classifiche di Technorati? Se questo è l’obiettivo la scelta naturale è rivolgersi appunto alle stesse persone che curano il blog di Beppe Grillo.
Prima parte a cura di Utopico per Cani ScioltiLa rete è il nuovo 'Eldorado' per i politici e 'movimentisti' italiani.
Il 'fenomeno' Beppe Grillo, il V-Day sono solo l'ultimo esempio di come Internet stia diventando terra di conquista e di manipolazione dell'opinione pubblica o di costruzione del consenso. Spulciando il web e motori di ricerca si trovano informazioni interessanti che aiutano a capire qualcosa di più di quella che sembra essere, all'apparenza, una 'rivoluzione dal basso' difficilmente catalogabile o, per lo meno, poco comprensibile a chi non ha conoscenza ed esperienza della rete, dei suoi meccanismi, del potenziale distruttivo o costruttivo di cui è dotata.Il blog di Beppe Grillo è diventato, in poco tempo, uno dei siti più frequentati della rete a livello mondiale. Solo merito del comico genovese o dietro questo 'successo' c'è una ben precisa strategia (di marketing web) pensata e gestita da chi, della rete, è attore, protagonista e mentore?C'è un altro blog italiano, quello di Antonio Di Pietro, che ha molte similitudini con quello di Beppe Grillo e, come faceva notare Massimo Mantellini qualche tempo fa. Se proviamo a ricercare i ' gestori' dei due siti in questione ( quello di Grillo e quello di Di Pietro) salta fuori la Casaleggio Associati (guardate in fondo alla home page del blog di Grillo nei Credits).
Chi è la Casaleggio Associati?
La società, come si legge sul loro sito, : "nasce nel 2004 a Milano per volontà di cinque persone interessate alla Rete ed alla sua evoluzione." Fin qui tutto normale... Ma è l'obiettivo che chiarisce la natura della Casaleggio Associati:"L'obiettivo della società è di sviluppare in Italia una cultura della Rete attraverso studi originali, consulenza strategica, articoli, libri, newsletter, seminari e con la creazione di gruppi di pensiero e di orientamento." Bingo!, direbbero gli americani. E infatti è proprio dagli americani che la Casaleggio Associati ha copiato molto e in particolare dalla Bivings group. Il Marketing viraleLa Bivings group è un'agenzia leader nel social network negli USA, nasce nel 1993 matura una esperienza decennale collaborando con corporation di massimo livello. Le multinazionali come la Monsanto, ad esempio, affidano i propri messaggi a società come la Bivings Group, che manipolano l’opinione pubblica grazie al «marketing virale», intrufolandosi nei forum di discussione su internet e diffondendo le opinioni delle multinazionali sotto le sembianze di «comuni cittadini». Le multinazionali hanno imparato che il modo migliore per affermare il proprio punto di vista è stare in disparte e lasciare che a sostenerlo siano dei comuni cittadini.Non vi sembra che anche nel caso di Beppe Grillo e dei 'grillini' vi siano molte analogie?Un articolo sul sito web della Bivings intitolato "Marketing virale: come infettare il mondo" avverte che "vi sono alcune campagne in cui sarebbe poco opportuno o persino disastroso lasciare che il pubblico sappia in cosa è direttamente coinvolta la vostra azienda...semplicemente non è una mossa intelligente nel campo delle pubbliche relazioni. In casi come questo è importante prima "ascoltare" quello che viene detto on-line... una volta che vi siete collegati in questo mondo, è possibile inserire su questi canali dei messaggi, che presentano il vostro punto di vita come quello di una disinteressata terza parte... Forse il più grande vantaggio del marketing virale è che il vostro messaggio è posto nel contesto in cui è più probabile che sia preso in seria considerazione." Sul sito della Bivings viene citato un dirigente della Monsanto che ringrazia l'azienda di pubbliche relazioni per il suo "straordinario lavoro". "A volte", si vanta la Bivings, "vinciamo dei premi. A volte soltanto il nostro cliente conosce il ruolo preciso che noi abbiamo giocato. In altre parole, a volte la gente non ha la minima idea di essere manipolata da impostori."Riprendiamo da un post su un Meetup:"Se pensiamo alla struttura dei due siti ( quello di Grillo e quello della Bivings - ndr), che sono sostanzialmente identici, addirittura nella scelta dei colori, nella disposizione dei link, nella mappa e organizzazione del sito, che fra l'altro trattano la stessa materia, fanno gli stessi studi sull influenza di internet e sulle reti sociali on-line, con particolare interesse per le applicazioni in politica: - studio sulla politica, Bivings group - studio sulla politica, Casaleggio associatiLeggiamo quello della Casaleggio: La vita dei siti dei partiti politici è scandita dalle scadenze elettorali. Gli indecisi prendono le proprie scelte nei 30 giorni precedenti le elezioni e tendono ad utilizzare tutti i media a loro disposizione per informarsi. [...] Riuscire ad influenzare il voto degli elettori è l'obiettivo primario in periodo di elezioni. Abbiamo scaricato, dal sito della Casaleggio, questo report: " Novembre 2004 I partiti politici on line in Italia. Dati, interviste e trend della politica on line in Italia" dove leggiamo:
Gli obiettivi:
Convincere gli indecisi a votare il proprio partito.
- Comunicare senza intermediazioni ai cittadini.
- Ricevere finanziamenti direttamente, tramite iscrizioni al partito o acquisto di merchandising.
- Avvicinare le persone al partito, soprattutto i giovani ai quali piace poco frequentare le sezioni locali del partito. - Mettere a disposizione tutti i materiali e le informazioni per le sedi locali.
- Promuovere le attività delle sezioni locali e dei loro candidati.
- Fare pressioni politiche con iniziative di coinvolgimento attivo del pubblico.
- Costruire programmi politici assieme agli elettori.
- Tenere il contatto con i simpatizzanti con newsletter.
In pratica è quello che sta accadendo con i Meetup di Grillo. Il blog di Beppe Grillo funziona da catalizzatore, promotore e da 'fornitore' di materiali, , i meetup sono le 'sezioni locali', il coinvolgimento attivo sono la raccolta di firme, non c'è intermediazione ma filo diretto di comunicazione attraverso il web.I blog di Antonio Di Pietro, e di Beppe Grillo concepiti e gestiti dalla Casaleggio e Associati (gli stessi di Beppe Grillo) stanno realizzando un progetto e quelli della Casaleggio hanno capito che i messaggi semplici, diretti e con un tocco di populismo in rete funzionano sempre. Massimo Mantellini citava un intervento sul blog di Tiziano Fogliata che si chiedeva il 18 Gennaio 2006: Di cosa avranno mai parlato Antonio Di Pietro e Gianroberto Casaleggio? Alcune voci mi hanno riferito di averli visti pranzare insieme lunedì in un locale milanese. Ripeto la domanda: di cosa avranno mai parlato? Forse che il leader dell’Italia dei Valori vuole replicare il successo di Beppe Grillo scalando le classifiche di Technorati? Se questo è l’obiettivo la scelta naturale è rivolgersi appunto alle stesse persone che curano il blog di Beppe Grillo.
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