Dopo la bufera sul caso Travaglio, intervistato in quel di Che tempo che fa, puntata andata in onda sabato scorso, voglio dire la mia sulla questione, sempre che Fabio Fazio non censuri questo post, sostituendo alle mie parole i testi di alcune canzoni degli anni Sessanta/Settanta come è solito fare quando qualcuno lo critica. Fabio, un uomo avvisato è un angelo blu che se insisto torna giù.
Il modo in cui Fazio ha condotto l'intervista dimostra che in televisione, finchè vedrai bandiera gialla, tu saprai che qui si balla. Travaglio aveva il diritto di esprimersi per il semplice motivo che è tutta mia la città: un deserto che conosco. Ma si sa, in questo quadro politco, da una lacrima sul viso, ho capito molte cose. La cosa triste è che l'atteggiamento del conduttore del meteo made in Raitre sta diventando normale, in quanto oramai è fin troppo chiaro che nella televesione di stato, c'è un grande prato verde, dove nascono speranze, che si chiamano ragazzi: quello è il grande prato dell'amore. Dico questo perchè io con tutte le ragazze sono tremendo, le lascio quando voglio poi le riprendo. Caro Fabio Fazio, lascia che ti dica che sogno California, e un giorno io verrò.
Bene, ho detto la mia. Spero proprio che Fazio non si sia introdotto in questo post per censurarmi. Se l'avesse fatto, lasciatemi aggiungere che Fazio è una rotonda sul mare, il nostro disco che suona. Fazio, in conclusione, ti ricordo montagne verdi, e le corse di una bambina.
Grazie.
1 commento:
Visto che è un io, vagabondo che son io, vagabondo che non sono altro , dovrebbe andare a Anima mia, torna a casa tua...
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