domenica 9 dicembre 2007

La7. "Dite quello che volete, purchè non sia quello che noi non vogliamo."

Il caso è noto da un paio di giorni, ma io ho atteso per trattarlo perchè non volevo scrivere semplicemente di pancia.
Credo sia giusto andare con ordine:

Sabato 1 dicembre, La7, 23.30 (l'orario è importante).

Va in onda la quinta puntata del Decameron di Daniele Luttazzi. Una puntata speciale, che vede un lungo monologo (intitolato Come uccidere provocando inutili sofferenze) in cui il comico di Santarcangelo di Romagna immagina di essere stato reclutato dal governo (assieme ad Aida Yespica, Manuela Arcuri, Alena Seredova, Giancarlo Giannini e Raul Bova) per un tour di spettacoli in Irak atto a sollevare l'umore delle nostre truppe impegnate in quel contesto. Un lungo monologo di un'ora circa, con battute ogni cinque secondi, un'infilata pazzesca di satira connessa a momenti di pura comicità, qualcosa che non avevo mai visto fare in televisione da nessun comico (satirico o meno) e che mi ha lasciato con il commento: "Sublime!" stampato in testa.
Durante la puntata (e più o meno ad inizio monologo), va in onda questa battuta:

Una donna fa l'elenco a Daniele delle morti nel contesto della guerra in Irak, poi chiede:
"Daniele, come si può sopportare tutto questo?"
E Daniele:
"Io ho un mio metodo. Pensa a Giuliano Ferrara immerso nella vasca da bagno, con Berlusconi e Dell'Utri che gli pisciano addosso e Previti che gli caga in bocca e la Santanchè vestita da sadomaso che li frusta entrambi."

Giovedì 6 dicembre, La7, 0.10.

La puntata va in onda in replica, decido di registrarla per riguardarmela meglio. La riguardo, rido come non facevo da anni davanti al televisore. La battuta su Ferrara c'è ancora. Nessuno l'ha tolta. Nessuno si è nemmeno lontanamente sognato di non mandare in onda la replica. Tutto normale quindi?
Eh no!

Venerdì 7 dicembre, tarda serata, agenzie infuocate.

La7 comunica che il Decameron di Daniele Luttazzi è stato sospeso (sospeso, non cancellato: le parole sono importanti) per "offese nei confronti di un nostro collaboratore".

Ora, premesso che la battuta non era nemmeno nuova (risale al 2001/2002, contenuta nel libro Satiricon), premesso che nemmeno io l'ho trovata divertente, quello che mi viene da dire è questo.

1. BENE LA CRITICA, ANCHE VIOLENTA, MA LA CENSURA NO!
La7 parla di mancanza di responsabilità della libertà datagli da parte del comico. Se dai la libertà, come fai a delimitarne il confine fra l'uso responsabile e quello irresponasbile? La libertà è una dimensione individuale quando viene acconsentita come massima. Nessuno può dirmi "massima libertà" e poi rinfacciarmi "quello non lo dovevi dire/fare" appena ne ha l'occasione. Sul fronte della satira, l'ho già spiegato, non esiste per essa né il campo dell'evitabile (quindi del cattivo gusto; ambito non presente nella satira), né il campo della convenienza. Esiste solo il materiale satirico, scevro da condizionamenti. La domanda potrebbe essere: "La libertà che La7 ha dato a Luttazzi all'inizio, era vera libertà di interpretare la satira secondo le proprie inclinazioni o era già di partenza una libertà sub judice?" Il problema sta tutto qui: Luttazzi non poteva dire (come si era illuso; come ci eravamo illusi un po' in tanti) tutto quello che voleva, ma solo tutto quello che La7 voleva. Travalicato questo confine, il suo show è stato sospeso.

2. SOSPETTI SUI TEMPI.
La scansione cronologica è lì per tutti quanti, potete controllare. La battuta su Ferrara va in onda per la prima volta sabato 1 dicembre, viene replicata (senza essere tagliata) giovedì 6. Non è sospetto che solo la replica porti all'indignazione di Dall'Orto fino alla sospensione del programma? Ed infatti, navigo un po' in rete e scopro che c'è qualcosa che non va: innanzitutto la prima edizione utile del tgLa7 non menziona nemmeno con una nota a margine (le notiziole che passano sotto) la notizia della sospensione del Decameron. Successivamente, ecco che la cosa losca si fa losca a tinte forti: Luttazzi sta ultimando la sesta puntata, tutta incentrata sull'enciclica papale. Una puntata che sarebbe andata in onda Sabato 8 dicembre (ieri, in sostanza), che coincide con una festa religiosa, quella dell'Immacolata Concezione. Qualcuno deve averlo saputo in anticipo, ed aver fatto pressioni sulla direzione di La7 per la sospensione del programma. Ma non potevano dirlo: sarebbe stata la dimostrazione che un'emittente come La7, che apparentemente sembra contraria a questo Pontefice (ma in realtà non lo è: vedi cancellazione l'anno scorso dell'imitazione di Ratzi da parte di Crozza), si piega anch'essa alle logiche e alle minacce dei teo-con (leggi: teologi-conservatori; leggi: cattolici integralisti), oscura forza politca senza volto, che ancora una volta si è dimostrata potentissima in Italia. C'è solo una parola da esprimere: INACCETTABILE!

Luttazzi deve tornare su La7, concludere il suo show nei tempi previsti (10 puntate).
Nel frattempo, facciamo un'azione diretta contro l'emittente:
segnatevi gli sponsor del network e smettete di comprare quei prodotti, mandando magari uan bella mail a La7, dicendo che, se il Decameron non verrà portato a conclusione, non solo boicotteremo i suoi programmi, ma pure i suoi inserzionisti.
Questa gente è sensibile a discorsi come questo. E' triste avvalersene, ma è quanto possiamo fare.
BUONA LOTTA A TUTTI!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Che schifo... a parte che mi era piaciuta come battuta (Era di pessimo gusto, ma faceva vedere come era la situazione). Quella puntata di Decameron mi ha fatto morire dal ridere...

Andrea Stivi ha detto...

Già, ancora più schifo fa la notizia che Daniele ha diffuso stamane tramite il suo blog:

Lui e Franza Di Rosa (regista) stavano montando la sesta puntata (per motivi legali, hanno continuato a lavorare, non avendo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale) quando due funzionari La7 sono entrati per bloccare tutto. Luttazzi ha chiamato l'avvocato che gli ha detto che era reato quello che stavano facendo (violenza privata) e che poteva chiamare la polizia. I due se ne sono andati, ma sono rientrati a lavoro ultimato con l'intenzione di cancellare tutto il Decameron, puntate precedenti comprese. Non a caso, sul sito de La7 sono scomparsi TUTTI i filmati relativi alle cinque puntate andate in onda!
Vergogna!

Anonimo ha detto...

uno schifo assoluto... più che altro, La7 dovrà ridare i soldi agli sponsor (che avranno venduto per gli spazi in mezzo alla 6° puntata). Oltretutto, il cancellare il Decameron non dovrebbe portare alla rescissione di contratto?

Andrea Stivi ha detto...

A saperlo come funzionano le cose contrattuali. Ma azzardo un'ipotesi: ufficialmente il programma è sospeso, quindi è un po' come quando esonerano un allenatore: lo pagano per la cifra patuita e non lo fanno continuare il suo lavoro. Forse è così.
Ma non ho le informazioni necessarie per dirti che è questa la verità della questione.
La cancellazione del programma è inaudita comunque.
Del contratto mi importa poco.

luttazzilibero ha detto...

http://www.petitiononline.com/luttatv/petition-sign.html

è l'iniziativa a favore di Daniele Luttazzi

Andrea Stivi ha detto...

Grazie, luttazzilibero.
Vado e faccio pure un post a riguardo.

Andrea Stivi ha detto...

Fatto, Luttazzilibero.
Lo troverai al numero 884, con il mio vero cognome.
Mi sembrava doveroso metterci la faccia.