- Limitazione delle ricerche filtrate in modo da contrastare la censura - ad esempio in paesi come la Cina.
- Maggiore impegno da parte di Google per la diffusione e la salvaguardia dei diritti umani.
Ebbene, il Cda di Goggle alla fine ha preferito respingere entrambe queste due mozioni!!! La Cina ringrazia, s'inchina e pesta a sangue il Dalai Lama.
Per ora, i 150 milioni di navigatori cinesi dovranno accontentarsi di un'informazione parziale. Il Grande Firewall, o la Grande Muraglia, come è stata soprannominata, continua a filtrare concetti come democrazia, libertà di stampa, diritti e pluralismo. I 30mila tecnici al servizio del governo continuano il loro lavoro quotidiano. Assistiti da raffinatissimi software che permettono di rintracciare, filtrare, cancellare, modificare o bloccare informazioni ritenute "sensibili", come la strage di piazza Tiananmen o l'invasione del Tibet, un attimo prima che raggiungano gli schermi dei computer dei cittadini. E c'è chi, come Google, gli dà una mano.
Quindi, sul web nulla di nuovo. Manuela Arcuri è ancora nuda.
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