martedì 2 settembre 2008
Pausa caffè
Oggi ho bevuto un caffè senza zucchero. Era amaro come la coscienza di Andreotti!
Oh, non dovrei parlare male di Andreotti: è un senatore a vita. E lo sarà fintantochè il reato non verrà prescritto.
Nel maggio 2004, i telegiornali di tutta Italia mostrano l'avvocatessa di Andreotti che parla al telfono gridando entusiasta. "Assolto! Assolto! Assolto!"
Prescritto! Prescritto! Prescritto!
La Corte d'Appello ha assolto Andreotti dall'accusa di partecipazione a Cosa Nostra con l'attenuante che il reato è stato commesso solo fino al 1980. Dunque reato commesso ma prescritto.
I tg però non squarciano il velo di Maya, e dunque la notizia è: "Assolto! Assolto! Assolto!"
Eh, no...
PRESCRITTOOOOOOO...
Scrivetelo sui muri.
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3 commenti:
Una avvocatessa che gioisce perché il suo cliente è stato assolto, quando invece è grazie alla prescrizione...
Sono queste le cose che mi fanno sentire italiano!
Ciao Goro, dov'eri finito?!
Comunque sono le cose per cui all'estero ci sfanculano. I tg esteri ne hanno parlato invece. Eccome!
Che tristezza.
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